Particolare choc ha prodotto un caso del 2011, quando Kim Lee, la moglie sino-americana del celebre magnate dei cosrsid’inglese Li Yang, ha pubblicato su Sina Weibo – il “Twitter” cinese – le immagini delle ferite al volto inferte dal marito il quale, in seguito, ha ammesso le violenze. Oggi Kim e Li sono divorziati. La Federazione cinese delle donne sostiene che circa il un quarto delle donne, nella Repubblica popolare, hanno subito violenza domestica. Nell’88,3 per cento dei casi sono i mariti che maltrattano le mogli, nel 7,5 per cento dei casi i genitori i figli e nell’1,3 per cento dei casi sono i figli a maltrattare i genitori. La norma di cui si discute, secondo l’agenzia Xinhua, prevede che, in caso di denuncia e in permanenza di un pericolo immediato, un tribunale debba emettere un ordine di protezione personale entro 72 ore e, in casi particolarmente urgenti, anche in giornata. Nell’eventualità in cui la vittima abbia una limitata capacità di presentareuna denuncia o sia impedita dalla forza fisica o dalle minacce, la denuncia può partire anche dalla polizia, dalle organizzazioni femminili o dai servizi sociali.