La Cina ha messo in orbita con successo il suo ultimo satellite per il sistema di navigazione BeiDOu-3. Con questo lancio, Pechino oltre a confermarsi una nuova potenza spaziale, si è resa di fatto indipendente per quanto riguarda i sistemi di navigazione satellitare. BeiDOu-3, infatti, è l’alternativa cinese al sistema di navigazione satellitare statunitense Gps, a quello europeo Galileo e a quello russo, Glonass.
La rete di 35 satelliti cinesi è costata 10 miliardi e fornisce, ora, una copertura globale del pianeta. Il primo satellite era stato lanciato nel 2012. Il loro impiego è molteplice; dalla guida delle autovetture a quello dei pedoni, alle navi e ai mezzi soccorsi in caso di disastri e calamità naturali, alle comunicazioni e ai servizi di posizionamento per l’industria mineraria o l’agricoltura. Il lancio, dalla base spaziale di Xichang, nel sud est della Cina, con un razzo Lunga Marcia 3, era previsto per i primi di giugno 2020 ma era stato rimandato a causa di problemi tecnici.