L’alimentazione vittima delle mode. E dei falsi miti. Da ultima a essere finita nel mirino delle fake news è la colazione. Nonostante gli ammonimenti dei nutrizionisti sulla centralità del primo pasto della giornata, gli italiani, complice la rete, l’hanno messa in discussione, come ci racconta Mario Piccialuti, direttore di Aidepi, l’associazione delle Industrie del dolce e della pasta italiane, che insieme alla Doxa ha condotto un’indagine su un campione di 1.000 persone nell’ambito del progetto Cominciamo bene: Il 61% degli intervistati ritiene che la colazione sarebbe migliore se fosse più proteica, addirittura 40% dice di levare i carboidrati dalla prima colazione e levarli dalla prima colazione all’italiana è qualcosa che mal si comprende.
E poi ci sono quelli che vorrebbero spostare la colazione dal dolce al salato sono addirittura 10 milioni di consumatori italiani. Non solo. Il dilagare della cultura alimentare del senza ha fatto sì che alcuni nutrienti vengano messi al bando: Tutti i prodotti dovrebbero essere privi del glutine e tre consumatori su dieci pensano che questo sia importante. Poi un consumatore su due pensa che le bevande a base vegetale siano più salutari del latte vaccino, tradizionale.
Questo fa il paio con il 73% dei consumatori che vorrebbe eliminare totalmente i grassi dal primo pasto della giornata, insieme a chi invece ritiene, e sono il 55% del campione, che acqua e limone siano la soluzione ideale per dimagrire. Tutte convinzioni che il nustrizionista Michelangelo Giampietro confuta senza possibilità di appello: Colazione sì, in maniera categorica, una colazione che deve essere un pasto completo, per importanza è quasi simile a un pranzo o a una cena. Deve fornire una bella quota di calorie perchè nella notte non abbiamo mangiato e si è abbassato il glucosio nel sangue. Quindi le colazioni iperproteiche piuttosto che l’eliminazione di alcuni nutrienti sono un errore?
La dieta ricca di proteine non è un regime alimentare corretto, non devono mancare ma non devono mancare i carboidrati, e i grassi, soprattutto nei bambini in fase di accrescimento perchè sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso. Attenzione soprattutto alla eliminazione del glutine, una tendenza alimentare in crescita al di là di ragioni prettamente mediche: No al gluten free per moda anche perchè le ricerche ci dicono che per i soggetti non celiaci è un’arma a doppio taglio, sembrerebbe che i soggetti non celiaci che seguono una dieta gluten free hanno un rischio di malattie cardiovascolari superiore a chi fa una dieta normale.