Economia

La Corte dei Conti avverte: esauriti spazi per riformare la legge Fornero

Altolà della Corte dei Conti ad ulteriori revisioni della legge Fornero. “Sono stretti, se non del tutto esauriti, gli spazi per ulteriori attenuazioni degli effetti correttivi della legge 214/2011, a meno di un ripensamento complessivo del sistema”. Nel rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica, la magistratura contabile mette in guardia il legislatore: “è cruciale non creare debito pensionistico aggiuntivo”.

Nei prossimi anni – è il ragionamento alla base delle indicazioni della Corte dei Conti – il bilancio pubblico “sarà fortemente condizionato dall’invecchiamento della popolazione e dalle modifiche della struttura demografica”. Il fenomeno “potrebbe avere effetti sulla spesa per la protezione sociale, previdenza-assistenza-sanità, più acuti di quanto finora atteso”. Solo nel 2017 la spesa per prestazioni sociali in denaro è cresciuta dell’1,7%. Sono cresciute dell’1,2% le prestazioni pensionistiche, del 3,4% le altre prestazioni sociali.

Nelle ultime proiezioni contenute nel Def 2018, il rapporto spesa per pensioni/Pil aumenta tra i 2 e i 2,5 punti percentuali al 2040. L’effetto sul rapporto debito pubblico/Pil risulterebbe marcato; un aumento di circa 30 punti nel 2070. E’, dunque, “essenziale preservare i miglioramenti di fondo che il sistema previdenziale ha realizzato in questi decenni”. Dunque, “ogni elemento di possibile flessibilizzazione dell’attuale sistema – è la conclusione dei magistrati contabili – dovrebbe contemplare compensazioni in grado di salvaguardare la sostenibilità finanziaria di lungo periodo”.

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