di Laura Della Pasqua
La cura Etihad comincia a fare effetto. Nel 2015 le perdite si sono ridotte di 381 milioni di euro rispetto all’anno precedente. La compagnia archivia, infatti, l’anno con un risultato netto negativo per 199,1 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto alla perdita di 580 milioni di euro registrata nel 2014. Si tratta di 545mila euro di perdite al giorno contro il milione e 600 mila euro ogni 24 ore del 2014. Il risultato del 2015 è relativo al primo anno del piano triennale di rilancio dell’aviolinea che vede ricavi totali pari a 3.312,4 milioni di euro. Un andamento pienamente in linea, sottolinea Alitalia in una nota, con gli obiettivi fissati dal Piano industriale. La collaborazione con Etihad Airways ha svolto un ruolo di primo piano. Da gennaio 2015, Alitalia ha condiviso 450.000 passeggeri con Etihad Airways e più di 1,2 milioni con le compagnie aeree Etihad Airways Partners.
L’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, ha confermato che la “prossima fase della nostra strategia vedrà investimenti pari a 400 milioni di euro nel 2016 per la flotta, per il rinnovamento delle cabine degli aerei, in tecnologia e in infrastrutture”. Il manager ha poi sottolineato che nonostante l’inversione di tendenza verso il risanamento dei conti, “c’è ancora molto da fare per raggiungere i nostri obiettivi di lungo termine”. Anche se le perdite si riducono, la situazione passeggeri non è soddisfacente. Rispetto all’esercizio precedente mancano all’appello circa 600mila biglietti (22,1 contro i precedenti 22,7) considerando tra l’altro che Ryanair ha superato in Italia per il secondo anno consecutivo la ex compagnia di bandiera per utenti trasportati. Il tasso di riempimento degli aerei si attesta al 76,2% e la puntualità dei voli sta intorno all’80,2%.