La D’Addario a Berlusconi: “Mi hai dato baci da innamorato. Farò un film verità su nostra storia”

“Dica la verità caro presidente Berlusconi: io non sono mai stata una escort perché prima di andare via, sia la prima che la seconda volta, lei non mi ha dato soldi o regali ma solo abbracci e baci da innamorato”. È uno dei passaggi della lettera che Patrizia D’Addario ha letto alla stampa a margine dell’udienza che si è svolta a Bari e che ha visto protagonista Silvio Berlusconi citato come teste. L’ex premier si è avvalso della facoltà di non rispondere. Tre fogli scritti a mano, “con una brutta grafia perché l’ho scritta col cuore” ha sottolineato D’Addario che ha attaccato le altre donne coinvolte nelle “cene eleganti” che si sono svolte tra il 2008 e il 2009 nelle residenze private dell’ex cavaliere.

“Sono loro le uniche prostitute: oggi lo posso dire, sono loro le vere prostituite. Non come me una povera ragazza madre con una bimba da crescere, sola, con un padre suicidato, un fratello morto per un errore medico, una storia di violenza subita da un uomo che mi picchiava tutti i giorni e che io ho denunciato e fatto arrestare”, ha dichiarato la donna e ha sottolineato: “E poi è arrivato lei, caro presidente Berlusconi. Quella sera mi ha detto – davanti a tutti, davanti alla Guerra che ancora oggi non viene in tribunale – “oggi c’è una ragazza che ha sofferto tanto e io le cambierò la vita”. Io nonostante questo sono scappata via da lei quella sera. Non mi interessavano i suoi soldi e quello che mi aveva appena detto. Ma lei mi ha fatto ritornare per avere una storia con lei”. “Hanno sempre impedito che io facessi un film sulla mia vita, sulla mia storia su quello che sto vivendo affinché la verità non uscisse fuori”, ha denunciato D’Addario e promette: “Ora lo farò questo film presidente Berlusconi. Ci sarà tutta la verità perché io sono l’unica che ha avuto una storia con lei e non ha chiesto nulla e si è ritrovata a essere chiamata escort senza aver preso soldi, favori o altro”.

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