Nella Chiesa “c’e’ chi usa la rigidita’ per coprire debolezze, peccati, malattie della personalita’ e per bastonare; ipocriti dalla doppia vita”. Lo denuncia Papa Francesco nell’omelia della sua consueta messa mattutina nella cappella di Casa Santa Marta. Prima della conversione sulla via di Damasco, ha ricordato, San Paolo, che all’epoca si chiamava Saulo, “era rigido ma onesto; oggi nella Chiesa – invece – tanti sono caduti nella tentazione della rigidita’”, e “alcuni sono buoni, ma altri no. Saulo a Damasco voleva condurre in catene uomini e donne cristiani. Almeno lasciava vivi i bambini. Oggi nemmeno questo! Dopo l’incontro con Cristo e con il suo linguaggio di mitezza, lo zelante e rigido Saulo comincio’ a predicare la nuova via”. Domani, sabato 6 maggio Papa Francesco incontrerà e risponderà alle domande di 7000 studenti provenienti da ogni parte d’Italia. Lo straordinario incontro, organizzato in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, informa una nota della Tavola della pace, si svolgerà nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano a partire dalle 10.30 e segnerà il culmine del Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo “Proteggiamo la nostra casa”.