La difesa del 19enne americano: “Foto con benda? Verificheremo”

L’avvocato Codici oggi parlerà con Elder in carcere “per capire se anche lui e’ stato bendato”

Finnegan Lee Elder

“In sede di interrogatorio non e’ accaduto nulla di anomalo, altrimenti saremmo intervenuti, ma vogliamo capire cosa e’ successo”. Lo afferma l’avvocato Francesco Codini, difensore di Finnegan Lee Elder, il 19enne californiano che ha confessato di essere l’autore materiale delle 11 coltellate al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, commentando la foto in cui Natale Hjort appare bendato e con le mani legate in una caserma dei carabinieri. “Domani (oggi, ndr) proveremo ad andare in carcere a parlare con Elder per capire se anche lui e’ stato bendato”, aggiungono dalla difesa. La difesa potrebbe volere accertare cosa e’ successo prima della confessione, ovvero nello spazio temporale tra il fermo e la dichiarazione di colpevolezza verificando se ci siano stati comportamenti anomali nei confronti dei sospettati.

La foto, che e’ finita sui piu’ importanti siti americani, potrebbe diventare un’arma per le strategie delle difese. Su questo punto anche un magistrato di lungo corso come l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso ha affermato che “quella foto sia la prova di almeno un paio di reati, e probabilmente una buona arma in mano agli avvocati difensori dell’assassino”. Una vicenda complessa che nei prossimi giorni potrebbe far registrare sviluppi. Al momento, comunque, tutto e’ in mano agli inquirenti italiani e l’ipotesi di richiesta di estradizione appare per ora abbastanza remota. Ogni stato prevede di esaminare le condotte dei suoi cittadini all’estero ma la regola vigente in Italia e’ che il processo si celebra nel luogo dove e’ stato commesso il delitto, cosi’ come e’ avvenuto nella vicenda in cui era coinvolta un altra cittadina americana: Amanda Knox.