“La Divina Commedia”, in scena l’opera musical di Andrea Ortis

Un testo reale che racconta il viaggio di un uomo e dell’umanità intera

Teatro/"La Divina Commedia" opera musical in scena a Milano dall'8 marzo

Un testo reale, vivo nonostante il passare dei secoli, che racconta il viaggio di un uomo e dell’umanità intera: La Divina commedia è opera musical nella produzione teatrale di Musical International Company con il patrocinio della società Dante Alighieri, le musiche di Marco Frisina e la regia di Andrea Ortis che arriva al Teatro Ciak di Milano dall’8 all’11 marzo. Uno spettacolo destinato anche ai bambini, con molte matinée per le scuole, che ha debuttato nel 2007 e torna in scena con un profondo restyling. Il regista Andrea Ortis è anche in scena nel ruolo di Virgilio. “Il fil rouge è il libro e questo è un libro che va letto, come ogni lettore hai la possibilità di creare un mondo fantasy, dismettendo 750 anni di parafrasi e citazioni artistiche. Ho chiuso gli occhi e immaginato un uomo che non è un genio ma un uomo vero che si arrabbia, ama e scrive, accartoccia e sbaglia”. Virgilio è una guida, un maestro ma anche un uomo pieno di dubbi che accompagna Dante, interpretato da Antonello Angiolillo, come un padre sino al Purgatorio: sono tanti i dialoghi in uno spettacolo di due ore dall’Inferno al Paradiso. “Dante era nel mezzo del cammino della vita in un momento in cui era esiliato e non poteva più vedere la famiglia, ce l’aveva con la politica e la Chiesa, ed era probabilmente sull’orlo della depressione quindi ci sta che fosse trasandato, con la barba e non curatissimo. È l’uomo che arriva poi a se stesso”.[irp]

“Il ricordo della Divina Commedia studiata è legato alle note, a scuola ci sono tre pagine di note per tre righe di testo, io non mi ricordavo niente anzi l’ho odiata a scuola come probabilmente fanno tantissimi ragazzi. In questa opera questo non c’è invito tutti i ragazzi a venire”. Gli altri personaggi in scena sono quelli più conosciuti della Commedia, con la narrazione di Giancarlo Giannini, Paolo e Francesca, Caronte, Ulisse, il conte Ugolino, Pia dei Tolomei e Matelda che accompagna Dante da Beatrice, cioè Myriam Somma. “L’approccio che ho dato al personaggio non è etereo o distante ma ho preferito dare un’umanità che non la caratterizzava, il regista ha voluto una Beatrice vicina a Dante anche se non fisicamente. È una donna a tutti gli effetti che prende Dante per mano e gli fa capire che c’è come una donna di oggi con l’uomo che ama”. In scena ci sono oltre 20 persone tra attori e ballerini, con una scenografia suggestiva e animazioni in 3D per far immergere il pubblico nel mondo dantesco.[irp]