Gina Miller, la donna che sfida in tribunale la Brexit: “Ho ricevuto minacce di morte”
“Ho ricevuto minacce di morte”. Lo denuncia Gina Miller, una donna d’affari inglese che ha dato il via ad una azione legale contro il governo per impedire che la premier Theresa May avvii formalmente la procedura per far uscire la Gran Bretagna dall’Unione europea senza che prima il Parlamento abbia discusso e votato sulla Brexit.
“Il Parlamento è sovrano e il Parlamento può garantire i diritti e portarli via. Se lo scavalchiamo creiamo un precedente, abbiamo una costituzione non scritta e il primo ministro può decidere quali diritti abbiamo e quali no, allora diventiamo una dittatura e torniamo indietro con la democrazia di 400 anni”. “Pensavo di avere una folla di sostenitori – aggiunge – e invece non c’è nessuno perché molta gente è spaventata, ho ricevuto io stessa minacce di morte. Non si tratta di voler sovvertire il risultato del referendum, ha precisato, è una questione di diritto”. Intanto, la premier britannica Theresa May dopo le critiche piovute da più parti per la gestione in prima persona della Brexit, una gestione che mancherebbe di trasparenza, ha corretto il tiro e ha concesso che il Parlamento esamini il piano del governo per l’uscita dall’Unione europea.