S’intitola “WhiteBlack” ed è dedicato agli emigranti italiani dei primi del ‘900 il nuovo singolo dello eco-band Capone & BungtBangt, divenuta famosa perché si esibisce suonando strumenti costruiti con rifiuti riciclati. L’urgenza emotiva ed artistica del frontman, Maurizio Capone, che il 9 Maggio riceverà il Premio “Felicia e Peppino Impastato”, assieme al Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, lo riporta agli onori della cronaca con questo brano, dal testo diretto, semplice ed ironico; un inno alla riflessione e un invito a non perdere la memoria… una memoria dolorosamente recente. Riaccenderla per illuminare il presente è lo spunto creativo che ha dato vita al singolo che è accompagnato anche da un videoclip girato in bianco e nero e diretto dal regista Demetrio Scalzi.
“Il brano – ha spiegato Capone – è dedicato ai nostri nonni, forse per alcuni bis-nonni, che emigrarono dall’Italia negli anni in cui la fame li spinse a cercare fortuna oltreoceano. Il titolo della canzone è preso da uno dei nomignoli utilizzati per offenderli; chiamandoli “bianchi neri” venivano associati agli ex schiavi africani. Uno spunto per riflettere sull assurdo atteggiamento di chiusura e disprezzo verso gli odierni migranti e su come, in modo inspiegabile, cambiano le valutazioni e la percezione dei problemi quando riguardano gli altri”. In stile old school rap, il brano è stato prodotto in collaborazione con D-Ross (Luché, Fabri Fibra, Marracash, Gué Pequeno, Franco Ricciardi). Come sempre, la maggior parte dei suoni è generata da oggetti che si trovavano all interno dello studio durante le registrazioni. La porta dello studio stesso diventa rullante, il bracciolo della poltrona, le bottigliette del caffè da asporto riciclate e naturalmente la strumentazione tipica della band come la scopa elettrica, lo scatolophon, la BUATteria, solo per citarne alcuni. Un sound che si fonde con la voce di Capone che scrive un testo in italiano, napoletano e inglese carico di ironia e sarcasmo. Capone & BungtBangt leggono le moderne contraddizioni e colgono l occasione per suggerire con la loro musica un modo di pensare aperto e senza discriminazioni con un linguaggio attuale ed una strumentazione innovativa.[irp]