Poi la presentazione del circuito: “La pista giapponese ha caratteristiche (poche frenate, curve veloci, pneumatici a mescola più dura) che ricordano da vicino quelle di Silverstone e Barcellona: circuiti sui quali, obiettivamente, la Ferrari si era trovata in maggiore difficoltà rispetto ai principali concorrenti. Una cosa è sapere di aver lavorato bene finora, un`altra è pensare che si possano facilmente recuperare i punti che separano Seb da Hamilton nel mondiale Piloti, oltre al divario nel Costruttori”. Il futuro è lavorare: “La realtà dei fatti è che bisognerà ancora fare i conti con weekend più difficili di quello appena trascorso. E` naturale che piloti e squadra puntino sempre al risultato più prestigioso possibile, ma questo non significa automaticamente la vittoria. Da marzo ad oggi, la Scuderia ha ottenuto tre successi ampiamente meritati, Seb è il pilota che ha guadagnato più punti in questa ultima fase e Kimi è tornato a podio dopo due qualifiche molto convincenti.Però la strada è ancora lunga, la curva di avvicinamento alla Mercedes ben lontana dall`essere completata. Di questo tutti, a Maranello, sono assolutamente consapevoli. Per questo manteniamo un profondo rispetto per i rivali e, pur non adagiandoci sugli allori, continuiamo a lavorare a testa bassa: senza avere in mente obiettivi fantasiosi, ma cercando di crescere ad ogni weekend di gara”.