L’origine e il significato della Festa della donna, vanno ricercate nel lontano 1909, quando il Partito socialista americano organizzò una festa in onore di tutte le donne, per sostenere la loro battaglia al diritto di voto. Da quel momento in poi le agitazioni femminili proseguirono con grande vigore in tutto il mondo, fino a quando nel 1911 non ci fu l’incendio della fabbrica Triangle, dove morirono ben 150 donne. L’istituzione dell’8 marzo come giornata della festa della donna, si ebbe solo nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra: quel giorno era proprio l’8 marzo e da quel momento in poi questa data venne scelta come celebrativa del ruolo della donna nella società.
Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un’idea di Teresa Noce, di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.