Gli enfants terribles battono la generazione d’oro croata. La Francia è campione del mondo per la seconda volta nella sua storia, a vent’anni esatti dal trionfo in casa del 1998. Dopo aver superato Argentina, Uruguay e Belgio, in un cammino difficilissimo e ricco di insidie, i transalpini non steccano l’appuntamento con la storia nella finale di Mosca, riscattando il ko di due fa nell’Europeo contro il Portogallo. Lloris e compagni si trovano un po’ casualmente in vantaggio alla fine del primo tempo, grazie alla sfortunata autorete di Mandzukic e al rigore di Griezmann, lasciano sfogare la Croazia – brava a pareggiare momentaneamente i conti con un gioiello di Perisic – per un’ora, e poi la colpiscono con i loro talenti più puri, Pogba e Mbappè, che mettono in ghiaccio la partita nonostante l’erroraccio di Lloris che non riapre però le sorti di un match idealmente già stra-chiuso.
La squadra di Dalic si ferma a un passo dalla leggenda, dopo aver giocato per ampi tratti anche meglio dall’avversario. La qualità dei singoli dei ‘bleus’, come spesso accaduto durante tutto il torneo, ha fatto però la differenza. E, a sensazione, questo non è che l’inizio per una nazionale giovanissima ma già capace di salire sul tetto del mondo. Formazione tipo per Deschamps, con Matuidi-Griezmann-Mbappè dietro l’unica punta Giroud. Nessuna sorpresa anche dalla parte opposta. Perisic è regolarmente in campo nel 4-2-3-1 disegnato da Dalic: Mandzukic è il perno offensivo davanti a Rebic, Modric e l’esterno nerazzurro. E’ la Croazia a partire meglio. La Francia soffre l’aggressività dell’avversario, quasi sorpresa dall’approccio alla partita di Modric e compagni. Alla prima opportunità però i ‘bleus’ passano: punizione di Griezmann, Mandzukic spizza il pallone per allontanare ma colpisce male e infila la sfera nella propria porta, sorprendendo Subasic. Il gol subito non demolisce i sogni di gloria croati. L’undici di Dalic continua ad interpretare la gara meglio dei transalpini e al 28′ non a caso pareggia i conti. Vida appoggia all’indietro per Perisic, che sposta il pallone sul sinistro e fa partire un tiro a incrociare imprendibile per Lloris. Una vera e propria gemma che riporta la gara in equilibrio.
Ancora una volta, però, gli episodi sorridono a una Francia non bella ma sicuramente cinica. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 34′ la palle finisce sulla mano di Perisic. L’arbitro Pitana riguarda l’episodio al Var e concede il penalty tra le proteste generali. Griezmann rimane comunque glaciale e dal dischetto spiazza Subasic. Anche in questo caso la Croazia non accusa il colpo. E torna a farsi vedere in area di rigore avversaria nel recupero con un tentativo sbilenco di Vida. Anche l’avvio di ripresa sorride ai croati. Che giocano meglio, tengono il possesso palla e mettono in apprensione la retroguardia dei ‘bleus’, fin qui sempre molto sicura e quasi mai in affanno, eccezion fatta per l’ottavo con l’Argentina. Rakitic al 4′ trova il corridoio giusto per Rebic, che non ci pensa due volte e calcia verso la porta, trovando la decisione deviazione con la mano di Lloris, che salva i suoi. Rispetto al primo tempo però la Francia riesce a ripartire più spesso in contropiede. La Croazia trema all’8′ sulla ripartenza di Mbappè, che salta Vida come un birillo ma trova sulla sua strada l’attento Subasic. Un lampo al 14′ però colora di ‘bleu’ il cielo di Mosca e sposta virtualmente la Coppa verso le mani dei francesi.
Mbappè semina il panico sulla destra, Griezmann dopo un primo tiro respinto prolunga all’indietro per Pogba. Il destro viene respinto, ma la sfera torna sui piedi del centrocampista del Manchester United che questa volta disegna una parabola imprendibile di sinistro firmando il 3-1. La Croazia, con tre supplementari nelle gambe tra Svizzera, Russia e Inghilterra, accusa questa volta il colpo. E capitola di nuovo quattro minuti più tardi. Lucas Hernandez crea scompiglio sulla sinistra, serve in mezzo Mbappè che fulmina Subasic con un rasoterra non così angolato ma tremendamente efficace. Il poker è servito, la Coppa vola virtualmente a Parigi. La generosità dei croati è a tratti commovente e viene ‘ripagata’ dall’erroraccio di Lloris, che nel tentativo di dribblare Mandzukic la combina grossa regalando palla all’attaccante della Juve che segna il più facile dei gol. Il 4-2 insperato non ridà però nuova linfa all’undici di Dalic, che prova ad attingere dalla panchina buttando nella mischia prima Kramaric e poi Pjaca. La Croazia tuttavia non ne ha più e si arrende uscendo dal campo a testa altissima. La coppa però finisce nelle mani della Francia, con merito. Gli enfants terribles sono già diventati grandi.