Il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin ha firmato un’ordinanza con cui vieta ai tifosi della Lazio di recarsi a Marsiglia per la partita contro l’Olympique di giovedì, valida per la fase a gironi dell’Europa League. “Ai tifosi della Lazio è proibito recarsi a Marsiglia, sia a titolo individuale che in gruppo, e con ogni mezzo – è scritto nell’ordinanza -. A loro sarà vietato l’ingresso in ogni punto di frontiera francese, stradale, portuale, ferroviario e aeroportuale e anche (per chi già fosse in Francia, ndr) nell’area metropolitana di Marsiglia”.
Tutto ciò, secondo il ministero “a causa del comportamento violento di certi gruppi di tifosi della Lazio, che regolarmente creano problemi nei centri cittadini e nei dintorni degli stadi dove si gioca”. Viene poi citata “l’abitudine” di alcuni supporter biancocelesti di “intonare canti fascisti e di fare il saluto nazista”. Viene poi ricordato che nell’ultima occasione in cui il Marsiglia ha ospitato la Lazio, il 25 ottobre del 2018, “quattro persone vennero accoltellate la sera prima del match, in scontri che coinvolsero quasi 200 persone” e che anche nel giorno della partita ci furono incidenti fra le due tifoserie. Va anche ricordato che in occasione della sfida di andata (0-0) del 21 ottobre scorso ai tifosi del Marsiglia era stata vietata la trasferta a Roma.
La reazione del club biancoceleste arriva attraverso una nota ufficiale: “La decisione del Ministero dell`Interno francese di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle Autorità italiane nella partita d`andata. A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell`ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni (di cui è stata data notizia anche sui tg nazionali): la Lazio non può accettare un`offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi”. A questo punto, il club laziale attende “un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall`essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.
Interviene anche la politica. “Fratelli d’Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire l’immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre – afferma la presidente di Fratelli d`Italia, Giorgia Meloni -. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone”. “Ci troviamo di fronte – denuncia Meloni- a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l’accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l’accesso su suolo francese ‘dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali’ non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra”.