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La Germania attacca la Bce: la sua politica è “una minaccia alla stabilità finanziaria”

Il Consiglio degli esperti di economia della Germania punta il dito contro la Banca centrale europea. La sua politica monetaria espansiva “nasconde” i problemi strutturali dell’area euro, accusano questi economisti di nomina governativa, spingendosi a sostenere nel loro rapporto annuale che la linea della Bce rappresenta “una minaccia alla stabilità finanziaria”. Di fatto lanciano queste accuse contro quella stessa politica monetaria che, all’opposto, la maggior parte degli osservatori internazionali ritengono invece esser stata il principale fattore di stabilità, che ha contrastato i rischi di frammentazione destabilizzazione dell’area euro.

E allo stesso modo, sul piano di acquisti di titoli della Bce, che procede al ritmo di 80 miliardi di euro al mese ed è previsto proseguire almeno fino a marzo 2017, avanzano una richiesta che è diametralmente opposta a quelli che sono aspettative e auspici dominanti sui mercati. Vorrebbero che il quantitative easing venisse ridotto nella sua mole e concluso prima della scadenza. Da mesi invece si scommette sul fatto che al Consiglio direttivo dell’8 dicembre la Bce annunci una proroga, probabilmente di almeno altri 6 mesi. Per l’area euro il German Council of Economic Experts prevede una crescita dell’1,6 per cento quest’anno e dell’1,4 per cento nel 2017. Riconoscono che la linea accomodante della Bce è stato “un fattore chiave” alla base del recente rafforzamento. “Tuttavia questa accelerazione non è in grado di autosostentarsi, dati i considerevoli problemi strutturali che permangono nella regione. Ci sono scarsi sforzi sulle riforme e alcuni Paesi non rispettano la dovuta disciplina di bilancio. La politica della Bce – recita un comunicato – maschera questi problemi e minaccia sempre più la stabilità finanziaria”. L’ente in questione è stato istituito nel 1963 con il compito di fornire pareri sugli sviluppi macroeconomici in Germania.

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redazione