La Giunta partorisce una bozza legislativa che “rivoluziona il sistema della formazione professionale”. Un ddl composto da 31 articoli e che interesserà 8.000 operatori. Per il governatore Rosario Crocetta, “il posto di lavoro continuera’ ad essere garantito” attraverso l’albo dei formatori, che verra’ aperto anche ai giovani laureati. Significative novita’, la possibilita’ di incardinare parte del sistema formativo all’interno delle citta’ metropolitane e dei liberi consorzi, subentrati alle Province, e l’introduzione del voucher formativo. Il testo dovrebbe essere approvato dalla giunta entro fine mese, dopo un confronto con le parti sociali che avverra’ gia’ nei prossimi giorni e con i gruppi parlamentari.
Viene disciplinato sia il settore dell’Oif sia quello dell’apprendistato. Obiettivi dichiarati combattere la dispersione scolastica e dare ai giovani competenze specialistiche e professionali. La formazione sara’ legata ai fabbisogni del mondo del lavoro. La Regione non gestira’ piu’ la formazione direttamente, ma si limitera’ a controllare e a programmare. La gestione invece verra’ affidata agli organismi intermedi, quali i liberi consorzi e citta’ metropolitane. Nella formazione avranno un ruolo principale scuole e universita’, ma sopratutto, fa sapere l’assesore al ramo, Nelli Scilabra, l’alternanza scuola/lavoro con l’introduzione della formazione in azienda. “Abbiamo guardato al modello tedesco e di Bolzano – dice l’assessore – il cosiddetto sistema duale”. Si istituiscono il catalogo dell’offerta formativa, il libretto formativo e il sistema di certificazione. “Con il decentramento della gestione ai liberi consorzi e alle citta’ metropolitane – conclude la Scilabra – alleggeriamo anche la macchina amministrativa; la Regione disciplina per la prima volta in modo organico il sistema della formazione, l’ultima legge risaliva al 1976”.