La “giustizia” continua a spaccare il M5s: 2 votano contro, 16 assenti al voto finale
Nuovo statuto per i Cinque stelle. L’87,5% vota sì Il 5 e 6 Agosto il voto su Conte leader
Due deputati M5s, Luca Frusone e Giovanni Vianello, hanno votato contro al voto finale sulla riforma del processo penale in aula alla Camera. Sempre tra i pentastellati Angela Masi si è astenuta. Sedici 5 stelle non hanno partecipato al voto mentre 14 erano in missione. È quanto si evince dai tabulati della votazione.
I sedici (su 159) deputati M5s che non hanno partecipato al voto sono Giuseppe Buompane, Celeste D’Arrando, Antonio Del Monaco, Carmen Di Lauro, Vittorio ferraresi, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Gabriele Lorenzoni, Stefania Mammì, Salvatore Micillo, Carmelo Misiti, paolo Parentela, Leonardo Penna, Dedalo Pignatone, Roberto Traversi, Enrica Segneri. In Forza Italia 26 gli assenti su 77, nella Lega 23 su 132, nel Pd 14 su 93, in Leu su 12 deputati non ha partecipato al voto solo Pier Luigi Bersani.
Intanto, il nuovo statuto del M5s con le modifiche proposte da Giuseppe Conte supera il quorum previsto nel voto degli iscritti e viene approvato dall’87% dei votanti. Alla prima consultazione di peso su Sky, la piattaforma creata dopo il divorzio da ‘Rousseau’, hanno partecipato in 60.940 su 113.894 aventi diritto. Il giorno dopo aver ottenuto che il gruppo pentastellato in Parlamento non si sfaldasse nel voto sulla riforma della giustizia, garantendo la fiducia al governo di Mario Draghi, l’ex premier incassa il sostegno della base. “E’ stata una grande festa di partecipazione. Il Movimento si dota di una nuova struttura, con nuovi organi e nuovi ruoli, con nuove norme utili a regolare la vita interna e i rapporti verso l’esterno”, scrive Conte su Facebook.
Poi l’ex premier sottolinea: “Il voto di oggi non rappresenta un punto di arrivo, ma di ripartenza. Abbiamo un grande lavoro da fare, e come sempre dobbiamo farlo tutti insieme”. Prossima scadenza, il 5 e 6 agosto, sarà il voto sull’ex premier come nuovo presidente del Movimento. Dopo il voto che con ogni probabilità lo incoronerà leader del Movimento, appianati i contrasti con il Garante Beppe Grillo, per Conte le prossime sfide saranno la linea dei 5 stelle durante il semestre bianco e le amministrative di ottobre, con le principali città italiane che andranno al voto a partire da Roma, Milano e Napoli.