La guida con il cellulare uccide più di alcol e droga

La guida con il cellulare uccide più di alcol e droga
16 settembre 2015

Guidare-col-cellulareC’è una una preoccupante inversione di rotta sul fronte della sicurezza stradale: dopo anni di contrazione del fenomeno sono infatti in crescita gli incidenti mortali. E’ l’allarme emerso dalla audizione in Commissione Lavori Pubblici, al Senato, del direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno. Alcol, droghe ma soprattutto la distrazione causata in particolare dall’uso di smartphone alla guida sono tra le principali cause di incidenti stradali anche gravi. “Volendo stilare una graduatoria, – ha spiegato Bisogno – il primo posto è occupato dall’improprio uso dai telefoni cellulari, oggi sempre più multiuso, che non permettono semplicemente di comunicare attraverso la classica telefonata, ma connettono al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida”. “L’andamento dell’incidentalità rilevata da Polizia Stradale e Carabinieri nel 2015 ha evidenziato elementi di forte preoccupazione: si teme – ha aggiunto Bisogno – un’inversione di tendenza, con un picco nello scorso bimestre luglio – agosto, in particolare nella fascia oraria notturna”.

Secondo i dati della Polizia stradale e dei Carabinieri, infatti, le 1.159 vittime nei primi 8 mesi dell’anno in corso (erano state 1.135 nell’analogo periodo del 2014) sembrano segnare un’inversione di tendenza rispetto a un trend virtuoso di bilanci positivi che aveva caratterizzato oltre un decennio. L’elemento che desta la maggiore preoccupazione è quello relativo agli incidenti che si verificano nella fascia oraria dalle 22 alle 6. Infatti, nel bimestre luglio-agosto gli incidenti notturni con esito mortale sono passati da 74 di un anno fa a 110 e le vittime da 81 a 120, con un aumento, in entrambi i casi, di oltre il 48% (nel primo semestre l’aumento percentuale era stato molto inferiore, rispettivamente del 3,8% e del 1,5%). Nelle due ruote si registrano risultati contrastanti se si prendono in esame cicli e motocicli. Se la mortalità tra i ciclisti è diminuita del 31% (9 in meno, da 29 a 20), le vittime tra i centauri sono aumentate del 45% (da 106 a 154: 48 in più). Ma purtroppo, per essere vittime di incidenti stradali, non è necessario trovarsi alla guida o essere passeggeri di un veicolo a motore o a pedali. Infatti anche tra i pedoni si è registrato un significativo peggioramento dell’incidentalità, con 33 vittime contro le 28 di un anno fa (quasi il 18% in più).

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