Secondo i dati della Polizia stradale e dei Carabinieri, infatti, le 1.159 vittime nei primi 8 mesi dell’anno in corso (erano state 1.135 nell’analogo periodo del 2014) sembrano segnare un’inversione di tendenza rispetto a un trend virtuoso di bilanci positivi che aveva caratterizzato oltre un decennio. L’elemento che desta la maggiore preoccupazione è quello relativo agli incidenti che si verificano nella fascia oraria dalle 22 alle 6. Infatti, nel bimestre luglio-agosto gli incidenti notturni con esito mortale sono passati da 74 di un anno fa a 110 e le vittime da 81 a 120, con un aumento, in entrambi i casi, di oltre il 48% (nel primo semestre l’aumento percentuale era stato molto inferiore, rispettivamente del 3,8% e del 1,5%). Nelle due ruote si registrano risultati contrastanti se si prendono in esame cicli e motocicli. Se la mortalità tra i ciclisti è diminuita del 31% (9 in meno, da 29 a 20), le vittime tra i centauri sono aumentate del 45% (da 106 a 154: 48 in più). Ma purtroppo, per essere vittime di incidenti stradali, non è necessario trovarsi alla guida o essere passeggeri di un veicolo a motore o a pedali. Infatti anche tra i pedoni si è registrato un significativo peggioramento dell’incidentalità, con 33 vittime contro le 28 di un anno fa (quasi il 18% in più).