Il comunicato della Honda prosegue con il rammarico di Nakamoto che parla di Rossi come il più grande mai campione del nostro sport ma “speriamo capisca il suo errore”. Sulle accuse di Valentino risponde: “Sappiamo tutti che Marc corre sempre al 100% per ottenere il miglior risultato possibile. Ha avuto tante battaglie in carriera con molti piloti, e nessuno si è lamentato di questo”. Negata anche la possibilità che Marquez possa aver rallentato Rossi: “Dopo il botto di Marc, Valentino aveva la pista libera di fronte a sé e i suoi tempi sul giro non erano più veloci di quelli durante la battaglia con Marc. Naturalmente questa battaglia ha aperto un gap con i primi due, Pedrosa e Lorenzo. Queste sono le corse e quando si hanno due talenti come Marc e Valentino si può vedere una splendida battaglia, come abbiamo visto”.
Sul calcio dice: “È chiaro che Valentino ha intenzionalmente spinto Marc verso l’esterno della pista. I dati della moto di Marc dimostrano che anche se lui stava rialzando la moto cercando di evitare il contatto con Valentino, la sua leva del freno anteriore ha improvvisamente ricevuto un colpo che ha bloccato l’anteriore, che è il motivo della sua caduta. Noi crediamo che questa pressione sia il risultato di calcio di Rossi”. Nakamoto ne ha anche per la direzione gara che avrebbe dovuto prendere una decisione durante la gara e non dopo. La gente dice che è ingiusto che Marc abbia combattuto con Valentino, Marc non è in lotta per il campionato, mentre Vale sì. “Queste sono le corse. A Sepang Marc semplicemente voleva prendere il miglior risultato possibile per sé e la sua squadra. Dovremmo anche guardare indietro a Motegi 2010, quando Valentino era fuori corsa per il titolo, ma ebbe una grande battaglia con il compagno di squadra Jorge. Dopo la gara, quando Jorge si lamentò perché Valentino era stato troppo aggressivo non essendo in lotta per il campionato, Valentino commentò: ‘Ho detto a Yamaha, cosa ti aspetti da me, che arrivi alle spalle? Se è così tornerò a casa”.