La Juve stecca a Oporto e archivia l’andata degli ottavi di Champions League con una sconfitta. Al “Do Dragao” la squadra di Pirlo perde 2-1 col Porto e complica i piani per il passaggio del turno. Per i bianconeri gara brutta e avvio shock in entrambe le frazioni. Sconfitta rimediabile il 9 marzo a Torino, ma senza il (fondamentale) gol di Chiesa nel finale sarebbe stata durissima. All’Allianz Stadium servirà comunque una Juve ben diversa. Inizio shock per i bianconeri, subito sotto (2’). Disastroso duetto fra Szczesny e Bentancur, con quest’ultimo gravemente colpevole: il portiere attende troppo e poi appoggia all’uruguaiano, che nel frattempo si addormenta e restituisce (male) il pallone al suo portiere con Taremi ormai in agguato, l’attaccante di casa ringrazia per il clamoroso omaggio e insacca. Juve in difficoltà sulla pressione alta degli avversari, molto aggressivi.
Altro errore e altri brividi al 23’: rinvio basso sbagliato da Szczesny, Sergio Oliveira arpiona la sfera, tira subito e De Ligt sporca la conclusione, che esce non di molto. Chiellini ko al 35’ (dentro Demiral), arriva prima del riposo l’unico sussulto della squadra di Pirlo (41’): sugli sviluppi di una punizione, bella rovesciata di Rabiot e volo plastico di Marchesin. Quasi in fotocopia l’avvio ripresa, con i bianconeri disattenti e il Porto che raddoppia dopo pochi secondi (46’): incursione sulla destra di Manafà e assist per Marega che fa centro sul primo palo, complice una retroguardia bianconera praticamente immobile. Tutto troppo facile. Al 52’ ancora un pericolo sull’avanzata di un indisturbato Sergio Oliveira: botta insidiosa, Szczesny si oppone non senza difficoltà. Fatica sempre a manovrare la Juve: al 71’ ci prova Chiesa, reattivo Marchesin.
Ed è proprio l’ex viola a ridare vita alla Juve al minuto 82: assist di Rabiot dalla sinistra e piatto vincente in controbalzo. Un lampo in una serata grigia dei bianconeri (Ronaldo quasi impalpabile), ma che può valere un’enormità in vista del ritorno. Al 94′ molti dubbi su un contatto in area fra Zaidu e CR7: l’arbitro lascia correre. Nell’altro ottavo di giornata, colpo in rimonta del Borussia Dortmund al ‘Sanchez Pizjuan’: Siviglia affondato 2-3. Spagnoli avanti al 7’ con l’ex milanista Suso, poi si scatenano i gialloneri: pareggia Dahoud con un bolide da fuori area (19’), il ventenne bomber Haaland firma una doppietta, al 27’ (bellissimo scambio con Sancho) e al 43’ (assist Reus). Per il talento norvegese 18° gol segnato in 13 match di Champions: numeri impressionanti. De Jong riduce il passivo all’84’, ma per i tedeschi quarti decisamente più vicini.
Borussia Dortmund espugna 3-2 Siviglia
Il Borussia Dortmund batte 3-2 il Siviglia in trasferta nell`andata degli ottavi di Champions League e fa un passo importante, anche se non decisivo, verso la qualificazione. Andalusi in vantaggio con l`ex milanista Suso al 7`, rimonta giallonera con Dahoud al 19` e la doppietta di Haaland al 27` e al 43`. Nella ripresa palo di Oscar al 74`, dieci minuti dopo de Jong accorcia e ridà speranza alla squadra di Lopetegui in vista del ritorno.