La Lazio e’ la prima finalista dell’edizione 2018/2019 della Coppa Italia. A San Siro decide il lampo di Correa in una ripresa giocata egregiamente dai biancocelesti, capaci di pungere in ripartenza dando anche la sensazione di non soffrire quasi mai le (poche) sfuriate del Milan. Rossoneri che quindi non riescono a lasciarsi alle spalle un periodo di certo non brillante, costretti ora a ritrovare risultati per cercare quantomeno di qualificarsi alla prossima Champions League. Per i capitolini si tratta della decima finale: 6 i titoli ottenuti fin qui, l’ultimo nel 2013 contro la Roma.
La prima parte di gara non ha praticamente nulla da raccontare in termini di occasioni da gol, ma al quarto d’ora e’ da segnalare il primo cambio forzato del match tra le fila biancocelesti a causa dell’infortunio occorso a Milinkovic, uno dei piu’ attesi al riscatto dopo la sciocchezza in campionato contro il Chievo che gli era costata l’espulsione. La prima chance degna di nota e’ di marca rossonera al 28′, quando Calabria lascia partire un mancino a giro dal limite dell’area respinto in tuffo da Strakosha. Anche lo stesso terzino milanista, una decina di minuti dopo, sara’ costretto alla sostituzione per un problema fisico. A ridosso dell’intervallo Suso spreca una nitida palla gol per l’1-0 rossonero, dall’altra parte invece sono prima Bastos e poi Correa ad andare ad un passo dal vantaggio ospite.
La Lazio cresce e lo dimostra anche ad inizio ripresa, andando nuovamente vicino al gol con il difensore angolano, autore di un colpo di testa che sfiora di pochi millimetri il palo della porta difesa da Reina, bravo in precedenza a volare su un destro a giro di Leiva e successivamente su quello di Correa. Il Milan e’ in difficolta’ e al 58′ viene colpito: contropiede micidiale guidato da Immobile, bravissimo a servire Correa sulla sinistra, splendido il tocco di punta dell’argentino che beffa Reina in uscita disperata. 0-1 Lazio e rossoneri chiamati alla disperata rimonta per puntare alla finale. La squadra di Gattuso, pero’, non sembra dare la sensazione di mettere in serio pericolo i biancocelesti, neanche dopo l’ingresso di Cutrone a supporto di un Piatek troppo in ombra.
E’ proprio l’attaccante classe ’98 che tenta di tener vive le speranze del ‘diavolo’, ma a 15′ dalla fine si vede annullare per fuorigioco il gol che sarebbe valso l’1-1. Immobile fallisce il colpo del ko, Reina prova a tenere in vita i suoi ma nel finale di gara non succede praticamente piu’ nulla. Festa biancoceleste a San Siro. Da censurare i cori razzisti dei tifosi biancocelesti contro Bakayoko, fuori e dentro lo stadio (sventolando una banana gonfiabile), prima e durante la gara, soprattutto nel primo tempo. Praticamente per tutti i 90′ si sono sentiti invece ululati ogni volta che la palla era di Bakayoko o Kessie, i due giocatori nella bufera per aver festeggiato con la maglia di Acerbi come trofeo. Nessuno si e’ lamentato in campo e Mazzoleni (come a dicembre per i cori a Koulibaly in Inter-Napoli) non ha ritenuto la situazione tale da sospendere la gara.