La Coppa Italia in bacheca e il pass per l’Europa League: la Lazio si conferma regina di coppa e con i gol di Milinkovic-Savic e Correa negli ultimi dieci minuti mette il suo nome per la settima volta sulla coppa nazionale, il quinto trofeo dell’era Lotito. Ma nel finale e’ la rabbia di Gian Piero Gasperini a prendere la scena: colpa del mani di Bastos (peraltro gia’ ammonito) su palo di de Roon nel primo tempo, non visto dall’arbitro. Quando gli viene mostrato il rallenty dell’azione incriminata il tecnico dell’Atalanta, che al novantesimo aveva commentato la sconfitta con fair play, va su tutte le furie.
“Il fallo di mano e’ gravissimo – tuona Gasperini – non mi e’ piaciuto Banti per tutta la partita ma questa e’ una decisione inaccettabile: abbiamo assistito a una stagione di rigori e rigorini e non abbiamo mai detto niente. Non ci fosse il Var sarebbe meno grave, ma questa e’ inaccettabile, e’ vergognoso, e’ una mancanza di rispetto ai tifosi dell’Atalanta. Un episodio che toglie credibilita’ al Var: non vedere questa cosa e’ ingiustificabile, c’e’ un rigore, un secondo giallo e tutto il cambiamento di una competizione. E’ veramente un brutto episodio per il nostro calcio. Non e’ comprensibile, altrimenti vincono sempre gli stessi. E’ uno scandalo. Lo lasciamo passare cosi’? Pensiamo se succede in un’altra situazione. Perche’ e’ successo? Datemi una giustificazione”.
Resta il sogno della cavalcata Champions ancora tutto da vivere nelle ultime due giornate: “Adesso superiamo questa delusione e andiamo avanti – dice Gasperini – Ne usciamo bene, per noi e’ stata un’esperienza bellissima. Passiamo questa nottata e poi pensiamo al campionato”. In casa Lazio si esulta. “E’ stata una bellissima serata – gioisce il tecnico Simone Inzaghi – davanti a un pubblico meraviglioso. Onore anche all’Atalanta che ha fatto una grande gara, come in campionato. Decisa dagli episodi ma oggi siamo stati bravi a farli girare dalla nostra parte. Milinkovic? A volte e’ piu’ importante chi entra che chi comincia dall’inizio. Ce la siamo meritata dopo una grande cavalcata”. Inzaghi pero’ schiva la domanda sul suo futuro in biancoceleste, aprendo scenari di un possibile addio a fine stagione.
Una Coppa Italia “meritata – afferma il patron Claudio Lotito – conferma che questa squadra aveva le potenzialita’ per raggiunge i massimi risultati. Quel quarto posto dell’Atalanta poteva anche essere raggiunto dalla Lazio. Siamo la squadra che da quando ci sono io ha vinto di piu’ dopo Juve, Milan e Inter”. Tra i migliori in campo proprio l’argentino ex Siviglia: “E’ una grande soddisfazione – ha ammesso Correa – questa coppa significa tanto per noi dopo aver sofferto durante l’anno. Siamo felici. E’ una vittoria importante che ci lascia nella storia della Lazio contro un’ottima Atalanta. Il segreto? Non abbiamo mai mollato. Nell’anno abbiamo fatto tante partite brutte e questo ci ha portato ad essere un gruppo ancora piu’ forte”.
LA CRONACA
La Lazio batte 2-0 l’Atalanta e’ vince la Coppa Italia davanti a 55 mila spettatori, 24 mila dei quali di fede atalantina. Decidono le reti di Milinkovic-Savic e di Correa in piena zona Cesarini, dopo una partita equilibrata, giocata per lunghi tratti sotto la pioggia che non ha regalato troppe emozioni. Oltre alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il presidente della Lega di Serie A, Gaetano Micciche’, c’e’ anche il ct azzurro, Roberto Mancini. Primo tempo nervoso, con le squadre che si alternano al comando di gioco. Inizia la Lazio con due occasioni per Francesco Acerbi che manda alto di testa su cross di Luis Alberto e con Lucas Leiva manda fuori un tiro-cross di Lulic.
Poi passa al comando l’Atalanta che al 26′ confeziona l’azione piu’ pericolosa: cross in area laziale, mischia, girata di De Roon che su deviazione (di mano, non sanzionato dal Var) di Bastos che finisce sul palo. Poi un altro tiro rimpallato, quindi colpo di testa finale di Zapata fuori di poco. Se i bergamaschi recriminano per il fallo di mano non visto, i biancocelesti si lamentano per l’espulsione mancata di Masiello che al 36′ fa un fallo da ultimo uomo su Correa sanzionato solo col giallo dall’arbitro Banti di Livorno alla sua prima (e ultima, visto che chiudera’ la carriera a fine anno) finale di Coppa Italia. Nella ripresa tanto agonismo e poche occasioni.
Fino al 77′ quando Simone Inzaghi decide di fare il cambio decisivo: fuori Luis Alberto e dentro Milinkovic-Savic. E’ proprio il serbo a segnare, tre minuti dopo, con un perfetto stacco di testa su calcio d’angolo, il gol che vale la settima Coppa Italia per la Lazio. Gasperini tenta il tutto per tutto facendo tre cambi: entrano Barrow, Gosens e Pasalic, fuori Zapata, Castagne e De Roon. Ma all’85’ e’ la Lazio, con Correa, ad avere la palla per chiudere il match, ma Gollini e’ bravissimo a salvare. Un miracolo che rimanda solo di pochi minuti la capitolazione: all’89’ Correa, velocissimo, supera Freuler, mette in ginocchio Gollini e segna il gol del 2-0.