La “Lega del Lol”, il caso dei giornalisti-cyberbulli

12 febbraio 2019

Diversi giornalisti di Liberation e di altre testate francesi sono stati sospesi ieri, accusati di cyberbullismo nei confronti di colleghi – in gran parte donne – sui social media tra il 2009 e il 2012. Tutti hanno partecipato alla pagina Facebook “Lega del lol” un gruppo privato che prendeva di mira soprattutto donne (autrici di blog, giornaliste, addette alla comunicazione) e soprattutto donne con posizioni femministe, oppure facilmente attaccabili per il proprio aspetto fisico. Le prese in giro, le battute cattive, insomma, le molestie circolavano in particolare su Twitter.

Cos’è la Lega del Lol

LOL è un acronimo in inglese che significa “Ridere a crepapelle (“Laughing out loud”) o “un mucchio di risate” (“Lots of laughs”), diventato molto popolare sul web. Il caso della “Lega del Lol” è scoppiato con un articolo del sito di Libération Checknews, che venerdì scorso ha rivelato l’esistenza di questo gruppo Facebook privato che collegava una trentina di giornalisti, comunicatori, pubblicitari, grafici. Son accusati di atti di cyberbullismo nei confronti di colleghi (e i particolare colleghe) che erano già molto seguiti all’epoca su Twitter, malgrado la piattaforma non fosse ancora al massimo della popolarità. E che quindi oltre al disagio personale hanno subito anche danni di immagine.

Chi partecipava alla Lega del Lol?

A creare il gruppo è stato Vincent Glad, attualmente collaboratore del quotidiano Libération. Poi ci sono Alexandre Hervaud, caposervizio del sito del quotidiano e Christophe Carron, caporedattore di Slate.fr e Olivier Tesquet di Télérama. Oggi i siti francesi evidenziano la partecipazione di ‘insospettabili’ o piuttosto di professionisti ritenuti progressisti e tolleranti, come le testate per cui lavorano.

Cosa facevano i ‘molestatori online’?

Lo hanno raccontato alcune vittime, ora che il caso è diventato di pubblico dominio. Ad esempio la youtuber Florence Porcel ha riferito di azioni di “bullismo di gruppo su Twitter” e di uno scherzo telefonico particolarmente umiliante mandato online: David Doucet di Inrock ha ammesso di essere stato lui a fingere al telefono una proposta di lavoro e di avere usato la situazione per ridicolizzare l’interlocutrice. A un certo punto alcuni membri della “Lega del lol” si sono presentati nel suo ufficio. L’ex giornalista Capucine Piot ha raccontato di essere stata presa di mira con fotomontaggi o video con critiche al suo aspetto fisico “per anni, in maniera regolare, gratuita, con un puntuale enorme seguito di tweet malsani e devastatori”. Ha anche detto che un suo ex, vicino al gruppo dei molestatori, le ha fatto credere di avere l’Aids per spaventarla.

Le conseguenze

Il quotidiano Liberation, che ha rivelato l’esistenza del gruppo, ha annunciato la sospensione “a titolo cautelativo” dei suoi giornalisti Alexandre Hervaud e Vincent Glad (il primo membro, l’altro fondatore del gruppo Fb). La direzione ha fatto sapere che la sospensione durerà il tempo di completare l’indagine sulla vicenda, poi saranno prese decisioni definitive. Una fonte della rivista Les Inrocks ha riferito della sospensione del caporedattore David Doucet “in vista di un licenziamento”. Doucet è reo confesso per alcuni casi di scherzi telefonici. Chiamato in causa a sua volta, Stephen des Aulnois, fondatore del “magazine online di cultura porno”, ha annunciato le sue dimissioni da caporedattore.

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