La Lega sorpassa FI. Ma il primo partito è quello dell’astensione

La Lega sorpassa FI. Ma il primo partito è quello dell’astensione
11 dicembre 2014

Italiani sempre più delusi dalla politica. L’inchiesta “Mondo di Mezzo” ha lasciato un segno profondo nell’opinione pubblica come rivela l’ultimo sondaggio Datamedia Ricerche per Il Tempo: gli elettori, sempre più sfiduciati, scelgono di rifugiarsi in massa nell’astensione, mentre tra i partiti crescono in maniera sensibile solo la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle. Il partito di Salvini, in particolare, è quello che cresce di più questa settimana, proseguendo un trend positivo che dura ormai da tempo e che lo porta oggi a superare Forza Italia. Gli azzurri – in calo dello 0,2% – si fermano, infatti, al 13,3%, mentre la Lega vola al 13,5% guadagnando l’1,5% e il primato di terza forza politica in Italia. Precedono il Carroccio, dunque, solo il Movimento 5 Stelle al 18% (a sua volta in crescita dello 0,8% questa settimana) e il Partito Democratico, che, invece, continua a perdere decimali e si attesta al 37% (-0,5%), ben lontano dal successo delle Elezioni Europee.

Ha perso anche nel raffronto tra la rilevazione del 26 novembre e quella del 3 dicembre: nella prima veniva dato al 38%, nella seconda al 37,5%: è il partito che sta perdendo di più. Rimane stabile al 47%, invece, la fiducia nel Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Altrettanto stabile è il dato che il capo dell’esecutivo è ormai fermo sotto la soglia dei cinquanta punti e non riesce ad invertire in nessun modo questo trend. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, il partito in cui milita Gianni Alemanno, in piena bufera “Mafia Capitale” perde un punto percentuale e scende al 2%. Due settimane fa era ancora al 3,3%. Sale invece Ncd di Angelino Alfano, che si ferma a quota 3,2%, con una crescita del 3,2%. Il dato più netto che emerge dalla rilevazione realizzata dall’Istituto diretto da Natascia Turato, però, è sicuramente quello dell’astensione: in soli sette giorni, la percentuale è letteralmente volata al 30,8%. Rispetto al 27,3% del 3 dicembre, l’incremento che si registra è di ben 3,5 punti percentuali.

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