La Legione straniera continua ad affascinare migliaia di uomini

La Legione straniera continua ad affascinare migliaia di uomini
14 luglio 2015

Legio patria nostra, oggi come ieri. Il fascino della Légion étrangère francese attira ancora ogni anno migliaia di stranieri che decidono di tentare l’avventura di servire in uno dei corpi speciali militari più prestigiosi del mondo, a cominciare dai suoi leggendari reparti paracadutisti. Un lungo cammino che può cominciare, per chiunque dimostri un’età tra i 17 e i 40 anni, in qualsiasi gendarmeria di Francia dove riempire il modulo di arruolamento, un percorso che prosegue verso Fort de Nogent e poi le strutture di Castelnaudary, Chiedere di entrare nella legione straniera è semplice, bastano qualche test fisico di base e qualche verifica d’identità perché oggi non si reclutano più criminali in cerca di riscatto e niente sfugge agli efficientissimi servizi d’informazione legionari. Per lo più è la sete di avventura che spinge ad arruolarsi in Legione. Come dichiara Fritz, un allievo legionario di origini tedesche. “Sono venuto qui perché voglio diventare un soldato, un soldato addestrato tra i migliori. Dai migliori al mondo”. La preselezione dura una settimana e prevede test psicologici e colloqui con gli aspiranti. La fase di selezione prosegue poi nei campi di addestramento di Castelnaudary, nel sud della Francia. E si comincia a fare sul serio: manovre a fuoco, simulazioni combat e recupero feriti. “Qui vieni valutato per quello che sei e per quello che vali, spiega un aspirante legionario rumeno, non per la tua posizione sociale, per i tuoi genitori o per quanti soldi hai”. Alla fine solo un candidato su otto verrà arruolato nei reparti della Legione, per essere ammesso tra i suoi 7.000 uomini giunti da tutto il mondo. Per combattere nel deserto, nella giungla o per pattugliare le strade della Francia. “I legionari sono come gli altri soldati francesi, sottolinea il generale Philippe Chalmel, sono stranieri ma servono la Francia a fianco dei loro camerati francesi. Vanno sugli stessi fronti, nelle stesse operazioni e con le stesse regole d’ingaggio. Siamo fieri di averli al nostro fianco”. Di questi tempi il lavoro non manca. E quest’anno la Legione potrà arruolare sino a 1.700 nuove reclute, 700 in più della quota normale. E non farà fatica a riempire le sue file. Legio patria nostra, oggi come ieri. (Immagini Afp)

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