La lettera d’amore a Napoli da 30mila like di una giovane veneta

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A volte la realtà supera la fantasia e trasforma quello che all’inizio può sembrare un incubo – o un fastidio – in una delle più belle esperienze della propria vita. È ciò che è successo a Valeria Genova, una giovane di Treviso, costretta a trasferirsi a Napoli e arrivata carica di pregiudizi, subito sconfessati da una città che – mentre un popolare tabloid inglese la inseriva tra i luoghi più pericolosi del mondo – l’ha accolta e coccolata, facendola sentire come a casa. Prima di trasferirsi a Roma, Valeria ha voluto salutare Napoli e i napoletani con una lettera d’amore, pubblicata on line e diventata un fenomeno virale, con oltre 30mila like e 12mila condivisioni. “L’ho scritta principalmente per i miei amici del nord che spesso bistrattavano Napoli – ha spiegato Valeria ad askanews – tutto questo clamore, condivisioni e affetto dal popolo napoletano e anche dagli altri non me l’aspettavo assolutamente”. “Le notizie che arrivano al nord sono sempre negative quindi sono partita con la paura di non adattarmi e di voler scappare subito nel mio amato nord”. “E ora invece dopo le prime ore che ero lì mi sono resa conto che è una città che ha molto da offrirti e di cui non devi avere paura”.[irp]

Insomma è bastato poco alla città di Partenope per conquistare Valeria coi suoi “mill’ culur” e un'”overdose” di cultura e tradizioni. “In Napoli mi sono tuffata e non vorrei più uscirne – ha scritto la giovane nel suo post – non permetterò a chi non ci ha vissuto, di etichettarla come la città della camorra, dei terroni. La difenderò sempre come fosse la mia città”. “Se tu incontri una persona di cultura a Napoli – ha aggiunto Valeria – sei sicuro che rimarrai ammaliato dai suoi racconti. E tutto questo deriva dalla storia che ha vissuto la città, dalle conquiste che si sono succedute e lo respiri nelle vie, mentre parli con le persone, mentre vai a fare la spesa, alla fermata dell’autobus. Ovunque respiri questo contrasto”. Il successo e le attestazioni di stima per Valeria sono state tante e tali da convincerla a raccontare la sua esperienza in un diario di viaggio che potrebbe intitolarsi #Napoliamoremio. “È assolutamente vero che si piange due volte – ha concluso – io sono arrivata piangendo perché non ci volevo andare e ora ho pianto nel dover salutare questa meravigliosa città e i miei meravigliosi amici e tutto il contesto di Napoli”.[irp]