Cronaca

La moda si reinventa, sfilate virtuali. E Dior chiama Garrone

Niente passerelle scintillanti, glamour e lusso. Per la prima volta, causa coronavirus, la settimana parigina della moda va online e riunisce in un evento unico l’haute couture e le collezioni maschili, con i grandi marchi che hanno dovuto reinventarsi vista l’impossibilità di mostrare le loro creazioni al pubblico durante le sfilate.

La pandemia, ha stimolato l’estro e la creatività degli stilisti. Qualcuno pensa che l’intero calendario della moda sia a rischio stravolgimento. E se Gucci ha ridotto da cinque a due il numero delle sue sfilate all’anno e Saint Laurent non prende parte all’appuntamento di Parigi perché al lavoro su un progetto misterioso, Dior ha assoldato il regista italiano Matteo Garrone per girare un corto che rappresenti il sogno dell’alta moda: da “Gomorra”, quindi, alle sfilate. Per una reinterpretazione poetica dell’idea di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, secondo cui le difficoltà nel viaggiare hanno imposto la necessità di far arrivare gli abiti a casa dei clienti in tutto il mondo, per ammirarli.

“Mi piaceva l’idea di avvicinarmi al progetto couture in un modo diverso, rappresentare un sogno attraverso un media diverso e per questo ringrazio Matteo che mi ha aiutata a realizzare tutto questo – ha detto – io ho disegnato la collezione, lui ha pensato al film, ma è stata una collaborazione molto stretta con un solo messaggio: che la creatività dà comunque speranza per il futuro”. “Sappiamo che il rischio per tutta l’industria della moda è molto alto – ha aggiunto – sento una grande responsabilità perché in ogni caso so quanto il settore sia importante per paesi come la Francia e l’Italia. So bene che è importante per le nostre filiere, per esempio per i nostri atelier… Siamo una grande azienda con 7000 dipendenti, quindi penso che dobbiamo lavorare seriamente e cercare di dare un po’ di speranza per il futuro”.

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redazione