La moda made in Italy vale 48,6 miliardi: a tanto ammonta l’export italiano del settore registrato nel 2016 tra abbigliamento, accessori e calzature, +1,2% rispetto all’anno precedente. In particolare lo scorso anno sono aumentate le esportazioni di camicie, T-shirt e biancheria intima (+6,1%) con 3,2 miliardi di euro, maglieria (+4,4%) con oltre 3 miliardi, calzature (+2,4%) con 9 miliardi. In crescita anche tappeti e moquette (+7,6%) con 166 milioni. E’ quanto evidenziano i dati raccolti da fonti diverse e analizzati dalla Camera di commercio di Milano, e che aiutano a comprendere l’importanza del settore a ridosso dell’importante appuntamento delle sfilate milanesi. I 3 maggiori partner italiani sono: Francia (10,4% del totale), Germania (9,3%) e Stati Uniti (7,9%). In crescita Giappone e Corea del Sud (+8,1%), Grecia (+6%). Torna a crescere anche la Russia (+4,3%). Tra le prime 20 destinazioni dei nostri prodotti compaiono anche: Regno Unito, Hong Kong e Cina. E se la Francia è il principale partner per gli articoli di abbigliamento – in particolare per camicie, T-shirt e intimo, per maglieria, tappeti e calzature – Hong Kong eccelle per abbigliamento sportivo, la Germania è prima per tessuti, la Svizzera per borse e pelletteria, gli Stati Uniti per biancheria per la casa e pellicce, la Romania per passamanerie e bottoni.
Per analizzare destinazioni e dinamiche del nostro export nel settore moda, quali sono i maggiori mercati e da dove parte il prodotto italiano Camera di commercio di Milano in collaborazione con Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali ha realizzato lo studio “La moda italiana nel mondo – Italian fashion in the world”. Si tratta di una vera e propria mappa, disponibile in italiano e inglese, scaricabile dal sito Promos al link: http://www.promos-milano.it/Informazione/Note-Settoriali/Dove-Va-L a-Moda-Italiana-Nel-Mondo.kl Dalla mappa emerge che i maggiori esportatori italiani sono a Milano, Firenze e Vicenza. Milano è però la vera protagonista con un ottavo del totale nazionale e una crescita del +10%. È seguita da Firenze con il 10,2% del totale, mentre Vicenza vale l’8,9% delle esportazioni italiane. Tra le prime venti posizioni in crescita anche: Piacenza (+8,8%), Bergamo (+4,7%) e Venezia (+4,6%). Oltre a Milano, leader in Italia, tra i primi 20 posti ci sono anche Como 7°, Bergamo 13°, Mantova 15°, Varese 16°. La Lombardia quindi per peso sul totale nazionale si distingue in biancheria per la casa, tappeti, passamanerie, pizzi e in tessuti dove rappresenta il 40% circa e in articoli in maglieria e pelliccia (32% circa). Tra le province, oltre a Milano, medaglia d’oro per abbigliamento in generale, biancheria per la casa e pellicce, si distinguono Mantova prima per maglieria, Como seconda per tessuti, Brescia e Bergamo terza e quarta per filati.