La morte di Dario Fo sulla stampa internazionale

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La notizia della morte di Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura nel 1997, ha fatto irruzione sui maggiori media mondiali, che hanno dato con risalto la notizia. La Bbc, nell’informare del decesso del drammaturgo-scrittore-attore, riporta la dichiarazione del drammaturgo di Edinburgo David Greig per il quale il teatro scozzese “ha un debito tremendo” con “uno straordinario creatore di teatro”. Anche il Guardian dà notizia della morte del grande attore. Il sito del quotidiano francese Le Monde, riprendendo un articolo dell’agenzia France Presse, definisce Fo “anticonformista e attento ascoltatore della sua epoca”, altrettanto fa Le Figaro. Libération dal canto suo twitta un ricordo: quanto il drammaturgo disse in occasione dell’attacco Usa all’Iraq. “Le bombe – commentò allora Fo – non sono intelligenti, sono altrettanto stupide dei loro presidenti”. Il New York Times dedica a Fo un lungo articolo nel quale, oltre a ripercorrere la lunga vicenda umana e artistica del premio Nobel, ricorda un’opionione del critico teatrale Mel Gussow che, nel 1983, scrisse proprio sulle colonne del Nyt: “Immaginate un incrocio tra Bertolt Brecht e Lenny Bruce e potrete avere un’idea della cifra dell’arte anarchica di Fo”.

La notizia della morte di Fo viene riportata anche dai media russi: i più si concentrano sulla sua attività di drammaturgo, alcuni, come il sito della governativa Agenzia Federale Notizie sottolineano la sua nascita in una famiglia “di orgini operaie e antifascista”. Il sito del settimanale Argumenty i Fakti pubblica una dettagliata biografia, con il titolo “Per cosa sarà ricordato il regista Dario Fo?”. Grande risalto anche sulla stampa tedesca per la notizia della morte di Dario Fo. La Sueddeutsche Zeitung titola “Dario Fo, un villano, un premio Nobel”, ricordando: “Quando il ‘clown politico italiano’ ricevette il premio Nobel per la letteratura la sorpresa fu grande. Ma anche la gioia”. La notizia della scomparsa di Fo viene riportata con un certo rilievo anche da Die Zeit, dalla Welt e dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Lo Spiegel Online, nel ricordare la figura di Fo, riporta una battuta che il drammaturgo fece quando fu insignito del Nobel: “I bravi poeti in Italia sono così entusiasti del Nobel a me che i sedativi nelle farmacie italiane sono quasi esauriti e alcuni hanno anche chiesto l’abdicazione del re di Norvegia “. Il sito del quotidiano spagnolo El Pais, che definisce Dario Fo “fustigatore del potere politico ed ecclesiastico”. El Mundo, dal canto, parla di Fo come dell'”Arlecchino d’Italia” e lo definisce: “Un anarchico, un borghese impertinente, un raffinato, un burlone, un pazzo, un visionario…”