La multa è di 2000 € | La PolStrada ha installato un nuovo tipo di Autovelox: non solo la velocità ma anche il tempo

Multa autovelox - (pexels) - IlFogliettone.it
Arriva la stangata per gli automobilisti, è stato introdotto un nuovo rilevatore di velocità che frega tutti.
Gli Autovelox sono dispositivi progettati per rilevare la velocità istantanea dei veicoli in transito sulle strade. Il primo sistema di controllo della velocità fu sviluppato in Germania negli anni ’50, basato su onde elettromagnetiche, ma la versione moderna, più efficiente e compatta, venne brevettata negli anni ’70.
Oggi questi dispositivi possono essere sia fissi che mobili e funzionano grazie a due fotocellule laser parallele che misurano il tempo impiegato da un veicolo per attraversarle. Se la velocità calcolata supera il limite consentito, il sistema scatta una foto del veicolo, registrando la targa e inviando i dati alle autorità competenti.
Diverso dall’Autovelox è il Telelaser, un dispositivo più avanzato che utilizza un raggio laser per misurare la velocità istantanea di un veicolo. Questo strumento, gestito da un operatore, può anche individuare infrazioni come la mancata cintura di sicurezza o l’uso del cellulare alla guida. I Tutor invece, a differenza degli Autovelox, che misurano la velocità istantanea, rilevano la velocità media su un determinato tratto autostradale. Il sistema, brevettato da Autostrade per l’Italia e gestito dalla Polizia Stradale, è composto da due portali distanziati tra i 15 e i 20 km.
Quando un veicolo attraversa il primo portale, viene registrato l’orario di transito, e lo stesso avviene al secondo passaggio. Il sistema calcola quindi la velocità media del veicolo sull’intero tratto e, se risulta superiore al limite consentito, viene emessa una sanzione. Questo metodo permette di contrastare il fenomeno della frenata improvvisa in prossimità degli Autovelox e promuove una guida più costante e sicura.
Tutor 3.0: una rivoluzione per la sicurezza stradale
Dal 7 marzo 2025, il Tutor 3.0 entrerà ufficialmente in funzione su diverse tratte autostradali italiane, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e ridurre la mortalità stradale. Grazie a questo sistema avanzato, sarà possibile monitorare i veicoli in modo più preciso e capillare, contribuendo a rendere i viaggi più sicuri per tutti gli automobilisti.
A differenza dei dispositivi precedenti, il Tutor 3.0 non si limita a rilevare la velocità istantanea, ma calcola la media su tutto il percorso controllato. Inoltre, grazie a una tecnologia di ultima generazione, il sistema sarà in grado di monitorare i veicoli sia frontalmente che posteriormente, indipendentemente dalle condizioni di luce o atmosferiche.

Le tratte interessate dal Tutor 3.0
Il nuovo sistema di controllo sarà installato su diverse arterie strategiche della rete autostradale italiana. I dati raccolti dai precedenti Tutor dimostrano che la riduzione della velocità media sulle tratte controllate ha portato a un significativo calo degli incidenti mortali. Il Tutor 3.0 mira a consolidare questi risultati, con una copertura estesa e un controllo più efficace che potrebbe abbassare ulteriormente il tasso di mortalità sulle autostrade italiane.
L’introduzione del Tutor 3.0 prevede un sistema di sanzioni calibrato in base all’entità dell’infrazione. Per chi supera i limiti di meno di 10 km/h, le multe saranno contenute, mentre per gli eccessi superiori ai 40 km/h le sanzioni potranno superare i 2.000 euro, con sospensione della patente. Particolare attenzione sarà riservata agli automobilisti recidivi, per i quali sono previsti provvedimenti più severi. Uno degli scopi principali del Tutor 3.0 è quello di abbassare la velocità media dei veicoli in autostrada. L’eccesso di velocità è uno dei principali fattori di rischio per la sicurezza stradale e il nuovo sistema punta a ridurre i comportamenti pericolosi, incentivando una guida più prudente e responsabile.