La notte degli Oscar si avvicina, tra polemiche e preoccupazioni

A presentare la cerimonia degli Oscar di domenica 28 febbraio sarà il regista, attore e comico Chris Rock, che la condusse per la prima volta nel 2005. L’edizione di quell’anno ebbe ascolti bassi: un calo del 5% rispetto alla precedente condotta da Billy Crystal, scrive il New York Times. “Chiassoso, beffardo e altezzoso. Non solo una delusione, ma uno dei peggiori conduttori nella storia dello show”, scrisse all’epoca il critico tv Robert Bianco. Gli ascolti però non migliorarono negli anni successivi, anzi. Nonostante quella di Rock fosse stata bollata come un’edizione-mortorio, ci vollero 9 anni per superare quegli ascolti, evidentemente – quindi – non così disastrosi: con Ellen DeGeneres, nel 2014. I dati di share sono molto importanti per l’Academy, che ricava buona parte dei suoi introiti dagli spot trasmessi durante la notte degli Oscar, quando per far passare la propria pubblicità le aziende pagano fino a 2 milioni di dollari per uno slot di 30 secondi.

A 11 anni di distanza dalla prima volta, Rock torna però al timone di una cerimonia in crisi, e non solo per gli ascolti ormai sempre più ballerini. Arriva nel momento in cui a Hollywood ferve la polemica sulla totale mancanza di afroamericani nelle nomination. Una polemica che ha acceso molto gli animi nel paio di mesi appena trascorso, e che potrebbe, in potenza, portare a polemiche e momenti di tensione anche sul palco. L’Academy è infatti corsa ai ripari schierando una quantità di celebrity di colore come “presentatori”, vale a dire come addetti a leggere i nomi dei vincitori e consegnare le statuette. Tra questi, il produttore discografico Quincy Jones, che ha già annunciato che pretenderà gli siano concessi cinque minuti di tempo per fare un discorso. Per quel giorno, intanto, sono previste proteste a Los Angeles e davanti agli uffici di Abc (la rete che trasmette gli Oscar) a New York, Washington, Detroit, Cleveland, Miami e Atlanta. Anche il canale televisivo, intanto, tenta di mettere le mani avanti e proteggersi dal fuoco di critiche come può: ha appena nominato Channing Dungey, donna e di colore, a nuovo direttore della divisione intrattenimento.

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