La pasionaria della Leopolda: ho molti dubbi ma seguo Renzi
La storica organizzatrice Marzia Cappelli: “Partito lo ha infamato”
“Non sono molto d’accordo sull’uscita in questo momento, forse sarebbe stato meglio aspettare. Ma io, ancora, sarò con lui”. Marzia Cappelli, vigile urbano in pensione, a Firenze è conosciuta come la ‘pasionaria’ renziana. Tra lei e Renzi, più di dieci anni fa, è stato un immediato “colpo di fulmine” politico. Sempre in prima linea nell’organizzazione della Leopolda e delle manifestazioni, da stamani passa la giornata al telefono rispondendo a tutti quelli che la chiamano per chiederle “E ora che si fa?”, “Che dice Matteo?”. Con tutti “la Marzia” cerca di spiegare e di convincere, partendo dal rivendicare il merito della costituzione del Conte 2.
“Meno male che qualcuno ha fatto una grande mossa, una strategia, per mettere fuori un personaggio pericoloso come Salvini. Quel qualcuno infamato dal suo e nostro partito da sempre, additato di non essere di sinistra, chiamato Pinocchio, accusato di essere un uomo solo al comando, cosa doveva fare di più? Oggi lo dobbiamo solo ringraziare”. Certo la mossa non l’ha lasciata sorpresa, era attesa da tempo, però qualche perplessità ce l’ha. “Non sono molto d’accordo – ammette – sull’uscita in questo momento, forse adesso sarebbe stato meglio ponderarla un po’ di più, ricevere un po’ di dovuti onori. Ma l’uscita era inevitabile, la aspettavamo, dal partito non abbiamo avuto niente e io sarò ancora con lui. Sicuramente come ha detto, sosterrà questo governo, lo ha voluto lui. Certo sentire e leggere alcuni commenti di chi, come Franceschini, Letta, lo stesso Zingaretti e tanti altri non sono stati per nulla amici e disponibili, capisco ancora di più l’uscita di Matteo dal partito”.
A Renzi ieri aveva scritto un messaggio, proprio spiegandogli tutti i dubbi sulla tempistica della decisione. “Gli ho parlato della nostra vendemmia, che guarda caso avviene proprio in questo periodo, e dalla sua risposta ho capito che l’uva è matura, per fare un buon vino, anche con più vitigni. ‘Domani si esce’, mi ha scritto. Forse ha ragione lui”. “Non posso giudicare, ma lo posso capire. Forse ‘un’altra strada’ è quella più giusta da percorrere”, conclude “la Marzia”, tornando al lavoro per preparare la Leopolda, da cui parte un nuovo percorso.