Cultura e Spettacolo

La pittura di Van Gogh rivive al cinema e punta all’Oscar

Sembra di entrare dentro i quadri, nelle stanze, nei paesaggi, nei ritratti. Dopo l’Oscar a “Ida” nel 2015 come miglior film straniero, la Polonia spera di vincere un’altra statuetta, quest’anno, con “Loving Vincent”, candidato come miglior film d’animazione, in cui l’arte di Van Gogh prende letteralmente vita. Il lavoro che sta dietro a questo lungometraggio è incredibile. É stato interamente dipinto su tela, rielaborando oltre mille opere, per un totale di più di 65 mila fotogrammi realizzati. A dirigerlo, Hugh Welchman e Dorota Kobiela. “Siamo outsider in una categoria dominata da sempre dalla Disney e dalla Pixar – dice il regista – ma questa volta sento che potrebbe esserci una sorpresa”. 125 artisti da tutto il mondo sono arrivati in Polonia per lavorare al film. É stata usata la tecnica del rotoscope, partendo da immagini filmate di attori in carne e ossa su cui ricalcare i disegni.

Nel film si vedono alcune delle opere più famose del pittore olandese, come “Notte stellata”. “Siamo in un certo senso interpreti, diamo voce al passato. Interpretiamo Van Gogh, diventiamo Van Gogh usando tecniche digitali avanzate” dice Bartosz Dluzewski, grafico. Per la regista, Dorota Kobiela, “Loving Vincent” è stata l’occasione di combinare le sue passioni, il cinema e la pittura. “Spesso nei film d’animazione abbiamo il problema che le espressioni del viso sono limitate – spiega – ma con la pittura, se il ritratto è dipinto correttamente, abbiamo molte possibilità in più”. Il film è uscito anche in Italia, solo per alcuni giorni a ottobre e novembre 2017, ma oltre 5 milioni di persone lo hanno già visto e apprezzato in tutto il mondo. I suoi creatori, nella speranza che arrivi anche l’Oscar, stanno già pensando a un horror sulle inquietanti tele di Goya.[irp]

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redazione