La protesta dei rifugiati si trasforma in sit-in: “Vogliamo vivere sotto una casa”

27 agosto 2017

Hanno montato un gazebo nei giardini di piazza Madonna di Loreto, ai piedi del Campidoglio, gli ex occupanti dello stabile di via Curtatone a Roma, sgomberato sabato scorso dalle forze dell’ordine. Rimarranno li’ in presidio fisso, autorizzato fino a lunedi’, per chiedere un incontro con il Comune e la Prefettura, dopo che oggi pomeriggio hanno dato vita ad un corteo partito da piazza dell’Esquilino. La presenza del presidio non ostacola comunque il passaggio sulla adiacente via dei Fori Imperiali. Nello stabile, occupato dal 2013, vivevano circa 250 persone, in buona parte rifugiati politici provenienti dal Corno d’Africa. I manifestanti al termine del corteo hanno trovato un’intesa con le forze di polizia per un presidio autorizzato che prevede la presenza anche la notte di un gruppo di persone. “A chi oggi è stato in questa piazza, alle realtà che ci hanno sostenuto, chiediamo aiuto – ha detto una dei portavoce dei manifestanti -: ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti, di acqua, cibo e solidarietà perché questa è una battaglia per tutti i poveri di Roma. L’unico modo per non farci scomparire come vorrebbe chi non vuole affrontare i problemi veri di questa città”, ha concluso.

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La manifestazione, pacifica, era iniziata nel pomeriggio, proprio con la richiesta, di rifugiati e associazioni, affinché “una nostra delegazione sia ricevuta dal Comune e dal Prefetto perché ci assicurino una soluzione per tutte le famiglie di tutti i Paesi che Roma sono senza casa”. Una protesta, quella di Roma, contro lo sgombero di piazza Indipendenza, animata da migliaia di persone arrivate ai Fori imperiali, a fianco del Campidoglio, all’imbocco di piazza Venezia, e che poi all’improvviso s’è trasformata in un sit-in. “Vogliamo vivere come i romani, sotto una casa, sotto una doccia, con un bagno, con un medico, con un maestro” è stato lo slogan scandito da un gruppo di eritrei e somali reduci dal violento sgombero di Piazza Indipendenza di due giorni fa e scesi in piazza a Roma per partecipare al corteo organizzato dai movimenti contro gli sgomberi e per il diritto alla casa. “Vogliamo un tetto per proteggerci dal sole, dal freddo, dalla pioggia, dall’acqua – hanno urlano – una casa adatta per bambini, anziani e malati, adatta per tutti”.

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