La sanità siciliana nel mirino della Lorenzin: “Stiamo valutando il commissariamento”

Neonata morta. Il ministro: . “Non c’e’ la rete dell’urgenza. E’ prevista dal 2010, e’ stata rinviata dall’amministrazione al 2014 e poi al 2015”

lorenzin

“Stiamo approfondendo se ci sono le condizioni per la nomina di un commissario ad acta” da inviare in Sicilia al posto dell’assessore regionale alla Sanita’. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, rispondendo nel corso del question time alla Camera, ad alcuni atti ispettivi sulla morte della neonata di Catania. “La nostra intenzione – ha aggiunto il ministro Lorenzin – e’ quella di affiancare la Regione Siciliana per mettere in atto i protocolli sanitari e dunque per tutelare i cittadini. Lo faremo in tempi brevi”. Le indagini sulla morte della neonata a Catania evidenziano “l”assenza di un efficace sistema di governance per la sicurezza dei punti nascita e la mancata attuazione del protocollo relativo al trasporto neonatale”. “Abbiamo riscontrato anche scarsa capacità nella casa di cura per procedere nell”immediatezza alla stabilizzazione del neonato e gravi disfunzioni nelle comunicazioni tra il 118 e le strutture contattate”, ha aggiunto Lorenzin.

“I posti letto nelle unità di terapia intensiva neonatale in Sicilia sono 114, numero superiore a quello fissato a livello nazionale ovvero 80”, ha detto ancora il ministro, specificando che sarà sua cura “verificare anche tramite l”analisi delle cartelle cliniche dei bimbi ricoverati l”appropriatezza dell”uso dei posti letto a Catania”, perché “se non interverrà la Regione lo farà il ministero”.  “A Catania non è stata applicata la norma che regola il trasporto neonatale. Un fatto del genere può ripetersi ancora”. In altri termini, “è l’applicazione del protocollo per le urgenze che fa la differenza fra vivere e morire. A Catania non e’ stato applicato il protocollo previsto”. “Perche’ non c’era posto in ospedale? – ha detto ancora Lorenzin – eppure i posti letto in Sicilia per terapia intensiva neonatale sono 114, 34 in piu’ del valore previsto. Come mai erano tutti pieni? C’e’ quindi anzitutto un problema di appropriatezza del ricovero. Poi puo’ accadere che un bambino non viene trattato perche’ non c’e’ un posto letto? No, c’e’ tutta l’assistenza che prevede la rete dell’urgenza. L’ospedale chiama la rete dell’urgenza e arriva l’ambulanza con culla neonatale e neonatologo a bordo che tratta immediatamente il bimbo, lo stabilizza, poi si decide il trasferimento in un ospedale. A Catania non c’e’ la rete dell’urgenza – ha concluso -. E’ prevista dal 2010, e’ stata rinviata dalla regione al 2014 e poi al 2015”. [aggiornato alle 17:28]