La resistenza ucraina sotto attacco: l’escalation attacchi russi preoccupa la Nato
La Russia mantiene un significativo vantaggio, l’Ucraina si trova in difficoltà nel reclutare nuovi soldati
La situazione in Ucraina si complica ulteriormente, con la Russia che intensifica le sue operazioni offensive. Nonostante le pesanti perdite – stimate in circa 1.500 soldati al giorno, più del doppio rispetto a quelle ucraine – Mosca continua ad avanzare, sfruttando una massiccia mobilitazione e una strategia di logoramento. È quanto emerge da fonti Nato, durante una riunione ministeriale a Bruxelles.
Un’avanzata costosa ma efficace
Secondo un alto funzionario dell’Alleanza Atlantica, la Russia sta registrando progressi significativi su terreni pianeggianti e meno difesi, guadagnando terreno a un ritmo che può arrivare fino a 10 chilometri al giorno. Tuttavia, questa spinta potrebbe rallentare con l’avvicinarsi a linee difensive più trincerate, dove le forze ucraine hanno una maggiore capacità di resistenza.
Le perdite russe, pur enormi, sono sostenute dalla capacità di reclutare fino a 30.000 nuovi soldati al mese. Questo flusso costante di effettivi permette a Mosca di mantenere la pressione, nonostante i problemi strutturali, come la scarsa formazione dei soldati e il basso morale delle truppe.
Le sfide per Kiev
L’Ucraina, dal canto suo, affronta una crescente difficoltà nel reclutare nuove forze. Il tasso di vittime tra i difensori è significativamente inferiore a quello russo – circa la metà – ma la pressione sulle linee del fronte è sempre più intensa. Il territorio riconquistato durante l’anno è in parte ancora sotto controllo ucraino, ma l’offensiva russa rischia di erodere questi guadagni. In parallelo, la Russia ha intensificato gli attacchi contro le infrastrutture critiche ucraine, mirati principalmente a centrali elettriche e altre strutture essenziali, aggravando la situazione per i civili con l’arrivo dell’inverno.
Putin e la strategia del tempo
Sul piano politico, il presidente russo Vladimir Putin appare poco incline a negoziare. Secondo l’analisi della Nato, finché crederà di poter continuare a guadagnare terreno, non avrà incentivi a cercare una vera soluzione diplomatica. Mosca sembra puntare su una strategia di lungo periodo, confidando che il tempo giochi a suo favore, sia sul campo di battaglia che sul fronte economico e geopolitico.
L’aiuto degli alleati è cruciale
Per l’Ucraina, il sostegno degli alleati occidentali resta fondamentale, in particolare per mantenere le difese aeree contro i continui attacchi missilistici e con droni. Senza un rafforzamento delle capacità difensive, il rischio di ulteriori perdite e di crolli infrastrutturali potrebbe compromettere la capacità del Paese di resistere.
La guerra in Ucraina entra in una fase ancora più critica, con un aumento delle perdite e della pressione sulle linee del fronte. Mentre la Russia avanza a caro prezzo, il futuro del conflitto dipenderà dalla capacità di Kiev di mantenere le sue difese e dalla volontà degli alleati di fornire il sostegno necessario. In assenza di un cambio di strategia o di una spinta negoziale reale, il conflitto sembra destinato a protrarsi, con costi umani e materiali sempre più elevati.