La “rivoluzione” della Madia: licenzieremo dirigenti pubblici inadeguati

La “rivoluzione” della Madia: licenzieremo dirigenti pubblici inadeguati
16 marzo 2015

“Un dirigente inadeguato potrà essere licenziato”. Ad annunciarlo è il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, in un’intervista a Repubblica. “Questa è una vera rivoluzione”, ha aggiunto. Questo è uno dei capitoli principali della riforma della pubblica amministrazione che nei prossimi giorni comincerà ad essere votata dall’Aula del Senato. Entro l’estate dovrebbe essere legge e, insieme, saranno approvati quasi tutti i decreti attuativi. Quanto all’articolo 18, “nel pubblico impiego resterà il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato. Non è un favoritismo – ha spiegato il ministro ma il lavoro pubblico è diverso: chi licenzia non è un imprenditore che decide con le proprie risorse. Lo stesso obiettivo si può raggiungere in altro modo. Già oggi c’è la messa in mobilità che può portare al licenziamento. Renderemo più semplici i procedimenti disciplinari, quelli per scarso rendimento. Ci saranno procedure specifiche per contrastare i casi di assenze di massa, come quelle dei vigili di Roma lo scorso Capodanno, o di assenze sospette”, ha concluso.

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