La Russia alza la pressione sull’Italia, il ministero degli Esteri di Mosca minaccia “conseguenze irreversibili” se anche Roma sceglierà di inasprire le sanzioni e un passaggio viene dedicato in particolare al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, bollato come “falco”. Un’offensiva alla quale reagisce subito il segretario Pd Enrico Letta e che il premier Mario Draghi, in una nota ufficiale, definisce “inaccettabile”.
Letta parla di “farneticazioni inaccettabili” e replica anche all’accusa rivolta a Guerini di essere sostanzialmente un ingrato, essendo diventato appunto “un falco” dopo avere chiesto aiuto durante l’emergenza Covid nel 2020. “Il ministero degli Esteri russo piega la propaganda di guerra anche il dramma Covid nell`attaccare con farneticazioni inaccettabili il ministro Lorenzo Guerini. Il nostro sostegno è ancora più convinto e diventa legittimo dubitare delle reali intenzioni di quelle missioni di aiuto sanitario”.
Ma, appunto, anche il presidente del Consiglio diffonde una nota per replicare: “Esprimo piena solidarietà al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l`invasione dell`Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile”. Aggiunge il premier: “Il ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale”.
A Guerini arriva anche la solidarietà di Matteo Renzi, di Pier Ferdinando Casini, di Antonio Tajani, dei ministri di Forza Italia, del ministro M5s Federico D’Incà, di Federico Fornaro di Leu, di Fabio Rampelli di Fdi, di diversi esponenti della Lega. Il ministro stesso commenta, ma per minimizzare: “Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino.
L`Italia è a fianco dell`Ucraina e continuerà ad esserlo”.