La Russia torna a scuotere l’ordine internazionale con il lancio del missile balistico a medio raggio “Oreshnik”, una nuova arma che Mosca considera un elemento centrale per rafforzare la propria posizione militare e geopolitica. Il missile, dotato di testate multiple, ha debuttato lo scorso mercoledì colpendo un impianto industriale a Dnipro, in Ucraina, in risposta agli attacchi con missili Atacms e Storm Shadow effettuati da Kiev con il supporto di Stati Uniti e Regno Unito.
L’Oreshnik rappresenta una svolta nelle capacità militari russe. Secondo il presidente Vladimir Putin, questo missile non solo è “un progetto totalmente nuovo” ma è anche in grado di colpire obiettivi in tutta Europa. “Non esistono contromisure per l’Oreshnik”, ha dichiarato Putin durante un vertice con i vertici del Ministero della Difesa e i progettisti dell’arma. Il leader russo ha anche annunciato l’avvio della produzione in serie, sottolineando come questo sistema sia parte di una strategia più ampia per garantire la sovranità e l’integrità territoriale della Russia.
Nonostante i dettagli tecnici sul missile siano limitati, fonti dell’intelligence ucraina hanno rivelato che l’Oreshnik ha raggiunto una velocità superiore a Mach 11 nella fase finale della traiettoria. Questo lo rende estremamente difficile da intercettare con le attuali tecnologie di difesa aerea. Il comandante delle forze missilistiche strategiche russe, Sergei Karakayev, ha sottolineato come il missile sia progettato per attaccare con precisione bersagli strategici in tutta Europa, consolidando così il suo ruolo nella corsa agli armamenti.
Secondo Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, l’uso dell’Oreshnik potrebbe modificare significativamente il corso del conflitto in Ucraina. Per Putin, però, questo missile è molto più di un’arma da campo di battaglia: rappresenta un messaggio chiaro all’Occidente. “La Russia sta sviluppando un’intera gamma di missili a medio e corto raggio”, ha dichiarato il presidente russo, evidenziando che ulteriori test e produzioni sono già pianificati. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha aggiunto che Mosca è pronta a rispondere ulteriormente se le sue preoccupazioni di sicurezza non saranno prese in considerazione dalle potenze occidentali.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il nuovo missile russo una minaccia che richiede una risposta immediata e decisa da parte della comunità internazionale. “Il mondo deve agire con fermezza per impedire a Putin di espandere la guerra”, ha dichiarato Zelensky, lanciando un appello per ulteriori sistemi di difesa aerea che possano proteggere i cieli ucraini dai nuovi rischi. Kiev ha già avviato colloqui con i suoi partner internazionali per ottenere nuove tecnologie di difesa, fondamentali per contrastare le crescenti capacità offensive russe.
L’introduzione dell’Oreshnik segna un’escalation significativa nella corsa agli armamenti, sottolineando l’impegno della Russia a sviluppare tecnologie militari avanzate nonostante le sanzioni e le pressioni internazionali. Mentre la comunità globale osserva con preoccupazione, il conflitto in Ucraina continua a trasformarsi in un campo di sperimentazione per nuove armi, con implicazioni potenzialmente devastanti per la sicurezza regionale e mondiale. L’Oreshnik non è solo un missile: è un avvertimento, un simbolo della determinazione russa a non cedere terreno in uno scontro sempre più globale.