Oggi in Vaticano, Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Durante l’incontro, Paglia ha consegnato al Pontefice il “Piccolo Lessico Del Fine Vita”, un documento che affronta temi cruciali come il suicidio assistito e l’eutanasia. L’incontro è stato accompagnato da un forte incoraggiamento da parte del Papa, che ha esortato Paglia a proseguire nelle attività dell’Accademia, tra cui quelle riguardanti l’intelligenza artificiale, il sostegno agli anziani e le iniziative dell’Istituto Giovanni Paolo II.
Uno dei passaggi chiave del “Piccolo Lessico Del Fine Vita” sottolinea la necessità di una riflessione più ampia sulla legislazione in tema di fine vita, particolarmente alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale italiana. La Corte ha infatti sollecitato il Parlamento a colmare le lacune normative, in un contesto culturale che in molti Paesi occidentali si avvicina sempre più a una deriva eutanasia. In questo scenario, il Vaticano sembra aprirsi a “spazi di mediazione legislativa”, una posizione significativa considerando l’opposizione tradizionale della Santa Sede su questi temi.
Il documento, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, propone che la ricerca di un punto di mediazione tra posizioni divergenti possa contribuire a consolidare la coesione sociale e a promuovere una maggiore responsabilità collettiva verso i valori comuni. Un esempio di questo approccio riguarda la Nutrizione e idratazione artificiali (NIA), che le principali società scientifiche definiscono come trattamenti medici a tutti gli effetti. Il documento invita a considerare con discernimento l’adozione o la sospensione di tali trattamenti nei casi concreti, riconoscendo la complessità delle decisioni etiche in questo ambito.
Il testo non si limita alla situazione italiana, ma esamina anche le normative di altri Paesi, ribadendo la necessità di proteggere giuridicamente la vita, soprattutto in condizioni di fragilità. Nonostante ciò, il documento riconosce che l’evoluzione della medicina sta creando nuove sfide etiche e giuridiche, sollecitando una riflessione che tenga conto della complessità delle circostanze contemporanee. Monsignor Paglia, nell’introduzione al documento, sottolinea che, pur mantenendo salda la posizione dottrinale della Chiesa sull’illiceità morale del suicidio assistito e dell’eutanasia, rimane aperto lo spazio per la ricerca di soluzioni legislative mediate.
Questa prospettiva si colloca nel solco del tradizionale principio delle “leggi imperfette”, che riconosce la necessità di trovare un equilibrio tra etica e diritto in una società pluralista e democratica. L’incontro tra Monsignor Paglia e Papa Francesco segna un importante passo nella riflessione della Chiesa su temi delicati e complessi come il fine vita, indicando una possibile apertura verso una mediazione legislativa che possa rispondere alle sfide etiche e sociali del nostro tempo.