La showgirl Guerra: “Vado ad Arcore a rubargli una macchina al vecchio”

La showgirl Guerra: “Vado ad Arcore a rubargli una macchina al vecchio”
4 luglio 2015

Ancora elementi sul caso Ruby ter emergono dagli atti dell’inchiesta, nella quale sono indagate 34 persone, tra cui l’ex premier Silvio Berlusconi: “Domani butto giù il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio”. Con queste parole, registrate in un file audio e inviate da Barbara Guerra a Ioana Visan tramite WhatsApp, la showgirl, una delle ospiti di Arcore, si lamentava per non aver ancora ricevuto “la macchina” che aveva chiesto a Giuseppe Spinelli, tesoriere di Silvio Berlusconi. La registrazione audio è agli atti dell’inchiesta . “Berlusconi temeva che le ragazze cantassero”. Silvio Berlusconi “era spesso inquieto ed anche intimorito dalle conseguenze di possibili dichiarazioni” delle ragazze. In particolare, Iris Berardi e Barbara Guerra “mi hanno più volte confidato la loro intenzione di “cantarsela” e l’ex premier “temeva in particolare ciò di cui era a conoscenza Iris”. Ad affermarlo in un interrogatorio depositato con la fine delle indagini su Ruby ter è l’imprenditore Ivo Redaelli, sentito come teste sulla messa a disposizione delle case per alcune ragazze da parte dell’ex Cavaliere. Redaelli ha raccontato ai pm di essere stato “costantemente coinvolto nelle continue pressioni che le ragazze cercavano di fare verso Berlusconi per ottenere denaro e soprattutto l’intestazione di case” ma ha negato “di aver mediato in modo diretto tra le minacce e le richieste delle ragazze e i timori e le inquietudini di Berlusconi”. “Le ragazze – sono le parole dell’architetto e mediatore immobiliare – erano perfettamente a conoscenza del mio rapporto di confidenza con il Presidente e dunque cercavano di ‘utilizzarmi’ per avere un contatto con lui, posto che da quando Maria Rosaria Rossi ha cominciato a gestire in proprio tutti gli appuntamenti di Berlusconi, era assai difficile per chiunque persino parlargli e avvicinarglisi. A sua volta Berlusconi mi chiedeva di tranquillizzare le ragazze e di cercare di temporeggiare con loro: in questo modo si spiegano le mie conversazioni con le ragazze che sono state intercettate nel 2012 e poi nel 2014 e che mi vengono qui contestate”

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