“La Sicilia non rimanga fuori dalla riforma della pubblica amministrazione annunciata dal premier Renzi. I principi generali della riforma valgano così come per lo Stato, nelle Regioni e nei Comuni. Non ci si trinceri mai più dietro quello pseudoautonomismo fatto solo di privilegi. Valga dunque anche il Sicilia la regole che un dirigente senza contratto per oltre due anni possa andare in mobilità e poi fuori ruolo, se non ritenuto idoneo, senza più gravare sulla casse pubbliche. Mentre la mobilità dei dipendenti diventi fatto concreto per sbloccare i transiti verso Enti con sofferenza in pianta organica. Ci sia quindi semplificazione nelle procedure e si dia questa facoltà agli amministratori locali che valuteranno le esigenze degli. Sia questa della pubblica amministrazione la prossima vera riforma del governo regionale”. Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Ars