La società di produzione di Harvey Weinstein dichiara bancarotta

Harvey Weinstein

Lo scandalo delle molestie a Hollywood travolge definitivamente la società di produzione di Harvey Weinstein, l’ex re dei produttori cinematografici, che circa sei mesi dopo le valanghe di accuse ricevute da attrici famose e donne dello spettacolo che hanno denunciato gli abusi, ha avviato le pratiche per la bancarotta. La società, fallite le trattative per la vendita del gruppo a un investitore per 500 milioni di dollari, si è rivolta a un tribunale fallimentare del Delaware. E ha annunciato di aver annullato tutti gli accordi di non divulgazione con cui Weinstein voleva impedire ai suoi accusatori di poter parlare liberamente, minacciando ritorsioni. Nonostante la procedura di bancarotta, c’è l’impegno a collaborare per fare giustizia. “Anche se l’azienda va in bancarotta – ha detto un portavoce – la società resta impegnata a fare tutto il possibile per massimizzare il valore per i suoi creditori e continuare nella ricerca della giustizia per ogni vittima”.