La sonda giapponese Hayabusa 2 si prepara a scendere sul suolo dell’asteroide Ryugu, un sasso spaziale dal diametro di circa 900 metri che vaga nel cosmo a circa 300 milioni di Km di distanza dalla Terra. L’atterraggio, secondo gli scienziati della Jaxa, l’ente spaziale giapponese, dovrebbe avvenire il 22 febbraio 2019.
Hayabusa è arrivata nei pressi dell’asteroide nel giugno del 2018, dopo un viaggio durato 3 anni. Da allora ha cominciato a studiarne le caratteristiche, sia da una distanza ravvicinata di circa 20 km sia grazie a dei mini robot Minerva e al lander Mascot, grande come una scatola di scarpe, atterrati sulla superficie di Ryugu, nei mesi di settembre e ottobre.
Una volta sul suolo dell’asteroide, fra marzo e aprile la sonda, grazie a una mini-carica esplosiva genererà un piccolo cratere da cui preleverà dei campioni di terreno che, se tutto andrà come si spera, riporterà sulla Terra dove saranno sottoposti a esami più accurati. Hayabusa dovrebbe ripartire dalla superificie di Ryugu a dicembre 2019.
La missione giapponese ha l’obiettivo di acquisire informazioni sulla formazione del nostro Sistema solare, avvenuta oltre 4 miliardi e mezzo di anni fa e sulla composizione degli asteroidi, in particolare per quel che riguarda l’eventuale presenza di molecole organiche o composti carbonici, i cosiddetti “mattoni della vita”.