L’Italia è sconfitta 1-0 dalla Spagna e rimanda la qualificazione alla partita con la Croazia (lunedì ore 21) dove le servirà un pareggio per accedere agli ottavi di Euro2024. Troppa Spagna per una Italia contratta e in balia dell’avversario sin dal primo minuto. Se il risultato non è più rotondo lo si deve solo agli errori di misura della Spagna o alle grandi parate di Donnarumma. Alla fine la decide un autogol ma l’1-0 sta decisamente stretto alla squadra di De La Fuente. C’è una sola squadra in campo nel primo tempo. L’Italia di Luciano Spalletti soffre la pressione della Spagna che non passa grazie solo agli errori di misura o alle prodezze di Donnarumma.
Luciano Spalletti ripropone lo stesso undici di Dortmund ma tra l’Albania e la Spagna c’è un abisso. Pronti via e dopo 85 secondi Pedri su un cross pennellato da Nico Williams non riesce a battere Donnarumma con un colpo di testa a botta sicura a tre metri dalla linea di porta. Al decimo minuto, dopo un cross a rientrare di Morata, è l’attaccante dell’Athletic a ritrovarsi tutto solo in area: altro colpo di testa, ma questa volta il pallone è incredibilmente finito fuori dallo specchio della porta. Al 24esimo, dopo una serpentina di Yamal, bravo Morata a girarsi in area e a chiamare Donnarumma agli straordinari. Ma il vero miracolo il capitano dell’Italia lo compie qualche minuto più tardi: su un bolide dai trenta metri di Fabian, il numero uno degli azzurri ha tolto il pallone dal sette con un intervento prodigioso. Sul finire della prima frazione la Spagna tira il freno a mano. Italia non pervenuta: è 0-0.
Al 52′ Spagna a un passo dal gol: Inserimento sulla sinistra di Cucurella che appoggia in mezzo per il piazzato di Pedri che, dal limite dell’area piccola, conclude fuori. Al 55′ le furie rosse in vantaggio: cross dalla sinistra di Nico Williams, Donnarumma devia su Calafiori che la manda involontariamente nella propria porta. Meritato 1-0 per gli spagnoli. La Spagna insiste: Morata conclude dai 20 metri, Donnarumma alza in calcio d’angolo. Ci prova anche Lamine Yamal con la palla che esce di pochissimo. Doppio cambio per Spalletti: fuori Chiesa e Scamacca, entrano Zaccagni e Retegui. L’Italia si vede per la prima volta al 66′: Recupero alto di Cristante che poi mantiene il pallone in campo e dalla destra mette un pallone interessante sul primo palo, Retegui manca l’appuntamento con la sfera per colpire. Al 71′ altra grande azione di Nico Williams: rientra sul destro e calcia dall’interno dell’area sul palo lontano, ma la traversa gli nega il gol. All’82’ Spalletti si gioca l’ultima mossa dalla panchina: dentro Raspadori per Pellegrini. l’Italia non riesce a trovare il pari. Spagna in testa con 6 punti e agli ottavi, Italia con 4 punti, Albania e Croazia con 1. Gli azzurri chiedono il pass (basta un pari) alla formazione croata.
Spalletti: “Quando gambe non vanno, carattere conta poco”
“Cosa mi ha deluso di più? Deluso no, perché si è evidenziato subito che loro erano molto più brillanti di noi. Per cui se non hai la gamba dello stesso livello di reazione diventa tutto più difficile”. Così Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta con la Spagna per 1-0 nel secondo impegno di Euro 2024. “Se gli altri sono la Spagna che hanno queste qualità di velocità e puntare l’avversario – continua Spalletti – è chiaro che diventa doppiamente difficile. Però l’analisi è semplice: loro erano più veloci di noi nello scegliere di essere squadra corta, di saltarci addosso. Non eravamo brillanti come loro”.
E’ mancata anche una reazione caratteriale: “Quando le gambe non vanno, il carattere e la personalità contano poco. Se non hai le distanze giuste per accettare la sfida e fare la partita, diventa tutto più complicato. Non siamo mai arrivati a centrocampo, eravamo sempre molto lunghi e tutte le volte che abbiamo riconquistato palla a volte ce l’hanno tolta loro, altre è stata una scelta non precisa, non mirata. È stata una reazione senza che ci sia stata una ragione dietro”. Come si riesce a smaltire questa prestazione: “Bisogna recuperare ed essere capaci di ragionare in maniera corretta a quelle che sono poi le situazioni che sono successe in campo. Alcune volte si poteva fare diversamente da un punto di vista tattico, ma erano troppo più rapidi e reattivi di noi”.
C’è anche qualcosa nella testa che stasera non ha funzionato: “Secondo me il fatto è la brillantezza della gamba. A livello psicologico ce l’eravamo preparata bene, venivamo da una buonissima prestazione. Si va a giocare contro una squadra che gioca a calcio e bisogna far vedere di essere bravi come loro, invece loro sono stati più reattivi di noi. È quella la cosa che ci ha messo in difficoltà”. Può aver pesato l’inizio di sofferenza. La squadra ha quasi mollato: “Mollare mai, perché siamo italiani. Poi tenti di farlo, ma arrivi sempre dopo. Man mano che passano i minuti non riesci a trovare una linea di giocata, perdi qualsiasi geometria. Eravamo nelle condizioni di essere in difficoltà a difendere, avevamo fatto questa scelta di comandare il gioco. Non ce l’abbiamo fatta, quindi è diventato tutto più difficile”.
Donnarumma: “Se sbagli tanto ti puniscono”
Gianluigi Donnarumma, capitano dell’Italia, ha parlato ai microfoni Rai al termine della sfida contro la Spagna: “Abbiamo sbagliato troppi passaggi facili e messa poca qualità e se sbagli così tanto loro ti puniscono. Siamo arrabbiati, ma usiamo questa cattiveria per l’ultima partita”. Come si riparte: “ll destino è ancora nelle nostre mani, non dobbiamo fasciarci la testa. Avremo da fare contro la Croazia, ma sono convinto che possiamo farcela”. Cosa si può salvare: “Salvo l’atteggiamento della squadra. Abbiamo corso tanto, forse male, ma ripartiamo da questo atteggiamento sapendo che dobbiamo fare molto meglio”.