E’ morto all’eta’ di 83 uno degli attori comici americani piu’ prolifici e amati: Gene Wilder immortale protagonista di pellicole come “Frankenstein Junior” di Mel Brooks con cui giro’ sempre nel 1974 anche “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” e nel 1967 “Per favore non tioccate le vecchiette”. Lo riferisce la rivista Variety. Il nipote HJordan Walker-Pearlmanr ha riferito che l’attore e’ morto a casa sua in Connecticut per l’aggraversi dell’Alzheimer di cui soffriva da tempo. Gene Wilder nacque a Milwaukee in Wisconsin l’11 giugno 1933, in una famiglia diebrei russi immigrati. Terminata l’università in America, decide di trasferirsi in Inghilterra, dove inizia a studiare recitazione alla “Bristol Old Vic Theatre School”, oltre ad imparare a tirare di scherma. Quest’ultima passione si rivelerà essenziale nei primi tempi del suo ritorno in patria, dove si manterrà proprio impartendo lezioni di scherma. Inizia a recitare in teatri di periferia, in spettacoli di secondo livello, nei quali però comincia a farsi le ossa e ad imparare alcuni trucchi del mestiere. Qualche tempo dopo riesce ad entrare al prestigioso Actors Studio, che gli spianerà la strada per la carriera. Il suo primo ruolo cinematografico è poco più che una comparsata in Gangster Story. Nel 1963 Wilder viene scritturato nel ruolo principale dello spettacolo teatrale Madre Coraggio e i suoi figli al fianco di Anne Bancroft, che gli presenta il fidanzato (e futuro marito) Mel Brooks. Pochi mesi dopo Brooks gli menziona di stare lavorando alla sceneggiatura di Primavera per Hitler (in Italia “Per favore non toccate le vecchiette”, interpretato al fianco di un altro gigante Zero Mostel e gli promette che sarebbe stato la prima scelta nel ruolo di Leo Bloom qualunque fosse stata la destinazione del lavoro, teatro televisione o cinema.
Dopo tre anni di totale silenzio tra i due, Zero Mostel chiama Wilder; dopo una breve audizione la promessa viene mantenuta e Wilder ottiene il primo ruolo da protagonista. Per Mel Brooks è l’opera prima da regista e sceneggiatore, e rivela le grandi doti comiche e recitative di Wilder. Per la sua interpretazione riceve lanomination all’Oscar come miglior attore non protagonista, mentre il film si aggiudica la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Inizia così la proficua collaborazione tra i due, che raggiunge l’apice della creatività intorno alla metà degli anni settanta. Uno dei ruoli piu’ importanti della carriera di Gene Wilder lo vede protagonista nel 1971 del film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, di Mel Stuart, tratto dal romanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. La pellicola in origine fu un flop commerciale, probabilmente risultando poco gradita al pubblico familiare a cui era destinata a causa di un umorismo a tratti crudele, ma col tempo e’ diventato un film di culto. Successivamente a questi flop Wilder ritrova il successo commerciale nel 1972 grazie al film di Woody Allen “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)” di cui interpreta uno degli episodi piu’ divertenti. All’indomani del film Wilder inizia a lavorare ad un copione intitolato Young Frankenstein. Dopo averne scritto un canovaccio di due pagine contatta Mel Brooks, che pur ritenendo l’idea “carina” si dichiara non interessato. Un paio di mesi dopo Wilder viene contattato dal suo futuro agente Mike Medavoy il quale gli chiede se abbia tra le mani qualcosa in cui possa far lavorare i suoi freschi clienti Peter Boyle e Marty Feldman. Wilder, che aveva da poco visto Feldman in tv, viene immediatamente ispirato ad assegnargli il ruolo del futuro Igor.
A Medavoy l’idea piace e contatta immediatamente Brooks, il quale pur dubbioso, reduce da due flop in quattro anni, accetta la regia del film. Nel frattempo, mentre Frankenstein Junior e’ nella fase preparatoria e Mel Brooks e’ impegnato nelle riprese di “Mezzogiorno e mezzo di fuoco2, Wilder e’ chiamato a interpretarvi il ruolo di Waco Kid. I due film escono a distanza di pochi mesi, nel 1974, e sono due grandi successi commerciali. Frankenstein Junior regala a Wilder e Brooks una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Durante le riprese di Frankenstein Junior Wilder pensa a una commedia romantica con protagonista il fratello di Sherlock Holmes, idea che portera’ al suo debutto da regista con la pellicola Il fratello piu’ furbo di Sherlock Holmes, uscita nel 1975, nella quale recita di nuovo in coppia con l’amico Marty Feldman. Nel 1976 nasce la coppia comica con Richard Pryor, che lui stesso aveva suggerito come partner ai produttori, per il film “Wagons-lits con omicidi”. Nel 1977 e’ la volta della sua seconda regia, “Il piu’ grande amatore del mondo”, ispirata al film di Federico Fellini “Lo sceicco bianco”, e che si rivela un insuccesso di critica e di pubblico. Nel 1979 viene diretto da Robert Aldrich nella commedia western “Scusi, dov’e’ il West?”, dove duetta con un emergente Harrison Ford, che aveva sostituito in fase di pre-produzione John Wayne. Nel 1980 Sidney Poitier convince Wilder e Richard Pryor a fare un nuovo film insieme. “Nessuno ci puo’ fermare”, nonostante la sua lavorazione difficoltosa dovuta soprattutto al fatto che Pryor era nel frattempo divenuto dipendente da cocaina, e’ un grande successo internazionale (ma non in Italia), e il film compare piu’ volte in liste e classifiche sulle migliori commedie cinematografiche. Nel frattempo Poitier e Wilder sono diventati amici, e scrivono insieme la sceneggiatura del loro successivo film “Hanky Panky – Fuga” per due dove Wilder conosce la futura compagna di vita e dei successivi due film Gilda Radner.
Dopo Hanky Panky Wilder dirige il suo terzo film, “La signora in rosso”, che nonostante le brutte critiche ottiene un grande successo di pubblico e lancia la carriera dell’esordiente Kelly LeBrock. La quarta e ultima regia di Wilder, “Luna di miele stregata” del 1986, e’ invece un flop. La TriStar Pictures nel frattempo propone a Wilder un nuovo film in coppia con Pryor, che Wilder accetta solo a condizione di riscrivere il copione. Il risultato e’ “Non guardarmi: non ti sento”, uscito nel maggio 1989 e ultimo grande successo commerciale dell’attore. Dopo la commedia romantica Bebe’ mania Wilder gira nel 1991 l’ultimo film con Pryor, “Non dirmelo… non ci credo”, che rappresenta l’unico flop della coppia e nel quale e’ visibile il deterioramento fisico di Pryor dovuto alla sclerosi multipla. Il film e’ anche l’ultimo ruolo da protagonista per Pryor e l’ultimo film per il cinema di Wilder. Nel 1994 Wilder e’ protagonista della sitcom Quel pasticcione di papa’, che riceve critiche mediocri e dura una sola stagione. Nel 1996 torna dopo piu’ di vent’anni a recitare in teatro, portando in scena per cinque mesi consecutivi al Queen’s Theatre di Londra Laughter on the 23rd Floor di Neil Simon. Wilder ritorna in scena nel 1999, dove appare nel pluripremiato adattamento televisivo della NBC di Alice nel paese delle meraviglie e in due film-tv polizieschi sceneggiati dallo stesso Wilder, The Lady in Question e Murder in a Small Town, entrambi inediti in Italia. Tre anni dopo compare come guest star nel telefilm Will & Grace nei panni di Mr. Stein, ruolo per cui vince un Emmy. Ad oggi questo e’ il suo ultimo ruolo, avendo deciso di ritirarsi a vita privata.
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