Ci sono almeno tre calciatori tra i 5 sopravvissuti dell’aereo precipitato nella notte vicino Medellin, nel nord-ovest della Colombia. L’aereo si e’ schiantato mentre tentava un atterraggio di emergenza. Il sindaco di Medellin Federico Gutierrez ha riferito che nell’incidente sono morte 76 persone. Non tutti i corpi sono stati recuperati dato anche le pessime condizioni meteo. Infatti, i soccorsi sono stati sospesi per le violente piogge che si stanno abbattendo nella zona. Le cause dell’incidente non sono chiare: in primo tempo si e’ parlato di penuria di carburante, poi i media locali hanno corretto il tiro sostenendo che il pilota avesse scaricato il carburante dopo aver realizzato che l’aereo sarebbe caduto. L’aereo si e’ schiantato mentre si avvicinava all’aeroporto Jose’ Maria Cordova, a Rio Negro, vicino la citta’ colombiana, dopo aver perso il contatto con la torre di controllo poco dopo l’una di notte: era decollato da Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, dove aveva fatto uno scalo tecnico, con 72 passeggeri e 9 persone di equipaggio.
Il primo ferito recuperato nella zona dell’incidente e’ stato Alan Ruschel, subito trasportato nell’ospedale San Vicente della localita’ di La Ceja. Ruschel, laterale sinistro di 27 anni, e’ arrivato in ambulanza: e’ apparso molto provato, ma era vigile e, secondo alcuni incaricati della logistica del Chapecoense che erano arrivati gia’ da alcuni giorni a Medellin, ha chiesto insistentemente della famiglia e che gli custodissero la fede. Secondo la stampa colombiana, insieme a Ruschel, che ha ferite al cranio, si sono salvati anche i due portieri, Danilo e e Jackson Follmann. E’ stata tratta in salvo ed e’ stata ricoverata anche una assistente di volo, Jimena Suarez. Intanto nelle reti sociali arrivano le reazioni dei familiari: “Dio e’ grande e ti rende forte. Ti amo, fratello. Sei un guerriero” ha scritto la sorella di Alan, Alissen Ruschel.
La squadra della citta’ di Chepeco, nello Stato brasiliano di Santa Catarina, si dirigeva a Medellin per disputare mercoledi’ la partita di andata della finale della Coppa Sudamericana contro l’Atletico Nacional. La finale e’ stata sospesa. Secondo la stampa brasiliana, a bordo, oltre alla delegazione del Chapecoense (48 persone tra giocatori, equipe tecnica, direttori) c’erano anche 21 giornalisti brasiliani. La tragedia ricorda quella di Superga, sulle colline torinesi, il 4 maggio 1949: l’aereo riportava a casa la squadra del Grande Torino, praticamente l’intera Nazionale italiana, dopo un’amichevole con il Benfica. Nove anni piu’ tardi, nel 1958, una tragedia analogo falcidio’ il Manchester United del leggendario allenatore Matt Busby: l’aereo su cui viaggiava la squadra urto’ con un’ala una casa in fase di decollo e ci furono 23 morti tra i 44 passeggeri (tra cui 8 giocatori, tre membri dello staffe e 8 giornalisti). Un disastro aereo analogo accadde nel 1993 a Libreville alla Nazionale dello Zambia.
Il mondo dello sport si stringe attorno alla squadra del Chapecoense, il club della serie A brasiliana, che stava andando in Colombia per giocare la finale di Copa Sudamericana il cui aereo si è schiantato nella notte mentre l’aereo si avvicinava all’aeroporto José Maria Cordoba della città colombiana di Medellin. Tutti piangono le vittime della tragedia aerea, in particolare i giocatori. In un tweet il Milan scrive “I nostri cuori e pensieri sono oggi per il @ChapacoenseReal today# ForçaChape”. Wayne Rooney parla di “Cattive notizie questa mattina. I pensieri sono al @ChapacoenseReal, alle famiglie ed agli amici”. Ricordano gli avversari della massima serie brasiliana il sao Paulo che ha cancellato per lutto la presentazione del tecnico Rogerio Ceni. Cordoglio dal Mancheter United e dalla Roma (il pensiero dell?As Roma è rivolto al @ChapacoenseReale a tutte le persone coinvolte nella tragedia aerea in Colombia”. Anche Barcellona e Boca Junior si dicono “in lutto”. Dal Corinthians un messaggio di forza agli amici del @ChapacoenseReal. Condoglianze da Atletico Madrid, Marsiglia, Liverpool, Monaco, Fluminense, Chelsea e l’hashtag #ForçaChapacoense. Tra i primi ad esprimere il loro dolore Franco Baresi, Sergio Ramos e tanti altri.