di Giuseppe Novelli
Il terremoto ha suscitato grande paura anche ad Ascoli, ma non danni significativi. Una famiglia è stata evacuata a Monterocco, una piccola lesione è comparsa al Forte Malatesta. Domani comunque scuole regolarmente aperte per gli esami di riparazione. Insomma, i moti tellurici si susseguono insomma incessanti. Finora Ingv ha registrato oltre 2000 scosse dal 24 giugno scorso. Un’altra forte scossa di magnitudo 3.7 si era verificata alle 15.07. I soccorritori, dal canto loro, continuano a lavorare sotto ciò che rimane dello storico Hotel Roma, dove da tre giorni sono stati individuati tre corpi che però sono difficili da raggiungere. “I numeri purtroppo sono ancora quelli: sono 290 le vittime per la correzione fatta dalla Prefettura di Rieti, gli assistiti sono più di 2.500 e su questo vorrei evidenziare che la disponibilità nelle aree di accoglienza è molto superiore alla richiesta: significa che da una parte è stata tarata bene e dall’altra c’è un numero di persone che o dormono in macchina o hanno fatto scelte diverse, e possiamo comprenderlo”.
Parla il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel nuovo centro di coordinamento nazionale della Protezione civile per il terremoto, attivato da oggi a Rieti. Curcio ha annunciato che “oltre alla fase assistenziale è già partita la fase di supporto alla fase successiva, la valutazione del danno, la parte dei tecnici, la valutazione delle scuole: già da domani inizieranno i primi sopralluoghi alle strutture scolastiche e, considerando il tempo rispetto alla riapertura della scuola, stiamo valutando la consistenza e lo stato dell’arte, poi faremo delle considerazioni”. “Appena possibile” anche Papa Francesco vuole visitare le persone e i luoghi sconvolti dal terremoto nel centro Italia: “Cari fratelli e sorelle – ha detto il Papa nel corso dell’Angelus a San Pietro – appena possibile anch`io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana”. “Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell`Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni”, ha aggiunto il Papa, evidenziando che “la sollecitudine con cui autorità, forze dell`ordine, protezione civile e volontari stanno operando, dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare prove così dolorose”.